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Reale group, il nuovo corso di Reale Mutua

Le nove società che fanno parte del gruppo tra Italia e Spagna hanno ora un nuovo marchio, che permetterà di renderle più immediatamente riconoscibili: dopo 187 anni di storia, per la mutua torinese si apre una nuova fase, sancita dall’avvicendamento alla direzione generale tra Luigi Lana e Luca Filippone

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Le quattro compagnie di assicurazione, le due società immobiliari, e le tre società di servizi appartenenti all’universo di Reale Mutua, hanno ora un nuovo nome e una nuova immagine: la stessa per tutte le nove realtà del gruppo. Forte dei suoi 187 anni di attività, la storica mutua assicuratrice di Torino ha deciso di abbracciare il cambiamento aprendo una nuova fase, sancita dalla nascita di Reale group. Al nuovo nome si accompagna, come accennato, un nuovo simbolo che identificherà tutte le nove imprese di gruppo: una lettera R stilizzata che conserva lo storico colore blu della capogruppo, aggiungendo il colore giallo in omaggio alla città di Torino, con cui la storia di Reale Mutua ha un legale profondo e indissolubile.

Un cognome per tutte le società del gruppo


“Fino a oggi – ha osservato il nuovo direttore generale di Reale Mutua, Luca Filippone, mancava una chiara visibilità in termini di marchio. Ora, grazie all’entità visiva unica, è come se avessimo dato un cognome all’intera famiglia delle società di Reale group”. La scelta della lingua inglese sta a testimoniare “l’internazionalità del gruppo, presente e, forse ancor di più, futura”. Secondo Filippone, questo cambiamento rafforzerà ogni singola società attraverso il marchio di gruppo e, viceversa, renderà più forte il marchio di gruppo attraverso ogni singola società. “Questa novità – ha aggiunto –si accompagna a un codice di comunicazione più moderno e più facile da veicolare sui nuovi media”.

Una vecchia società, non una società vecchia

Per usare le parole del suo presidente Iti Mihalich, “Reale Mutua è una vecchia società ma non una società vecchia: sta molto attenta a ciò che avviene nel mercato e all’innovazione. Oggi vogliamo esserlo anche per quanto riguarda la rappresentazione della nostra immagine”. Nel corso della presentazione ufficiale del nuovo marchio di gruppo, svoltasi ieri a Torino presso la sede di Reale Mutua, Mihalich ha anche ricordato “i risultati brillanti con cui abbiamo chiuso il 2014”, raggiunti anche grazie “al determinante contributo dell’ingegner Luigi Lana. Abbiamo voluto che la presentazione del nuovo logo coincidesse con l’avvicendamento tra Lana e Luca Filippone. Tengo a precisare – ha sottolineato Mihalich – che abbiamo fatto di tutto affinché l’ingegner Lana non ci lasciasse, e siamo riusciti a tenerlo con noi”: l’ex direttore generale continuerà infatti a essere amministratore delegato di Italiana Assicurazioni, e consigliere di altre società partecipate.
Intervenendo, Luigi Lana ha ricordato “l’evoluzione della società” derivata innanzitutto “dall’apporto dei 3000 dipendenti del gruppo: se tutti non fossero stati concordi nel lavorare alla costruzione di una società più moderna, con un controllo di gestione attento e con un’attenzione particolare al cliente, non avremmo raggiunto questi traguardi”. Lana ha evidenziato l’importanza di aver “trasformato una serie di società in un vero e proprio gruppo, con una capogruppo che dà indicazione del percorso che tutte le società controllate devono seguire. È dunque il momento giusto – ha affermato – per passare il testimone tra chi ha lavorato per mettere in ordine la società, e chi andrà a costruire una realtà ancora più dinamica e più organizzata, che guarderà al futuro con un unico grande valore: quello della persona al centro di ogni sua azione: sia essa il dipendente, l’intermediario o, soprattutto, l’assicurato”.

Continuità manageriale


L’avvicendamento tra il vecchio e il nuovo direttore generale avviene dunque “in grande armonia – ha spiegato Luca Filippone – ma nell’ambito di un processo di forte cambiamento, che noi vogliamo continuare”. Il numero uno di Reale group ha citato le performance realizzate dal gruppo nel 2014, esercizio chiuso con un fatturato di quasi 3,8 miliardi di euro (+7,1%) e con un utile in crescita a 172,7 milioni. “Siamo il secondo gruppo assicurativo italiano più internazionale”, ha osservato Filippone, ricordando che oggi il 25% del fatturato di Reale group è realizzato in Spagna. “Nell’ambito dei nostri progetti strategici – ha rivelato – stiamo investendo circa 70 milioni di euro su vari fronti: tecnologico, risorse umane, implementazione del business”.
Il direttore commerciale di Reale Mutua, Marco Mazzucco, ha poi ripercorso i due anni di lavoro necessari per arrivare a questo cambiamento: “la parola Reale mette a fattor comune le società italiane e spagnole. Il percorso è molto impegnativo, perché oltre ad aver cambiato l’immagine delle nostre sedi, stiamo anche sostituendo tutte le insegne presenti nelle sedi delle agenzie”. Anche l’investimento messo in campo per realizzare il re-branding del gruppo è considerevole: tra Italia e Spagna si parla di circa 20 milioni di euro, utilizzati anche per la campagna di comunicazione, già partita sui principali quotidiani nazionali. 

L’apporto determinante degli agenti

Tornando alle performance del 2014, Filippone ha ricordato la crescita di Reale Mutua nel business danni, nonostante un mercato trascinato verso il basso dalla discesa del premio medio Rc auto: anche in questo settore “siamo cresciuti in termini di contratti. Ma soprattutto – ha rimarcato – siamo cresciuti nel business danni non auto, in modo omogeneo in tutti i rami. Questo è dovuto sia alle competenze delle varie società all’interno di Reale group, sia nelle capacità della nostra rete, composta da agenti capaci di dialogare, tanto con le imprese quanto con le famiglie, anche di altro che non sia la sola Rc auto. Si sono dimostrati in grado di offrire consulenza in aree di grande bisogno assicurativo, e questo è per noi di grande importanza in un mercato danni dove il peso dell’auto si sta riducendo considerevolmente”.  A queste considerazioni Marco Mazzucco ha aggiunto che “una parte dei 70 milioni di euro che investiremo, verrà dedicato alla rete. Dobbiamo cogliere le opportunità offerte dal cambiamento”, e la digitalizzazione è “ un ottimo alleato per proseguire assieme alla rete il percorso che abbiamo tracciato fino a oggi. Il nostro modello – ha sottolineato Mazzucco – continua a vedere la centralità dell’agente, e metteremo a disposizione di questo modello tutto ciò che l’innovazione tecnologica può offrire. La relazione con il cliente è un elemento fondamentale, e la consulenza dell’agente fa la differenza negli alti indici di soddisfazione che riceviamo. Detto questo – ha precisato il direttore commerciale – non possiamo non tener conto del fatto che il cliente vuole relazionarci con noi in ogni momento della giornata, dunque metteremo a disposizione degli assicurati tutti gli strumenti necessari del mondo web e del mondo social perché i livelli di soddisfazione restino alti”.

Tra passato e futuro


A chi chiede se la scomparsa del nome mutua dalla nuova dicitura sia il segnale di un cambiamento di filosofia, Filippone ha precisato che “il nome mutua non è presente a livello di gruppo perché è la caratteristica di una sola tra le nove società del gruppo. Ciò nonostante – ha precisato - noi crediamo fortemente nei valori della mutualità al punto che, pur avendo solo la capogruppo in forma di mutua, abbiamo esteso uno dei principi della mutua, i benefici di mutualità, anche a Reale Seguros e a Italiana Assicurazioni”. Filippone ha poi spiegato che il gruppo ha “l’ambizione di entrare in altri mercati esteri”, precisando però “di non avere alcuna fretta di farlo. Noi di Reale per natura siamo prudenti – ha spiegato – ed entrare in nuovi mercati non è un’operazione semplice. Mentre aspettiamo, però, ci prepariamo, e le iniziative che stiamo presentando sono propedeutiche al possibile sbarco in nuovi mercati, cosa che però dovrà arrivare nel territorio e nel momento più opportuno”.

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