La procura convoca l’Isvap in merito alla vicenda Fonsai
Salvatore Ligresti indagato dalla procura per ostacolo alla Consob
In merito alla vicenda Fonsai, che vede il gruppo assicurativo di Ligresti in passivo di oltre due miliardi di euro e indagato per ostacolo agli organi di vigilanza, gli inquirenti hanno convocato stamani il vicedirettore generale dell'Isvap, Flavia Mazzarella. Ascoltata come persona informata dei fatti, Mazzarella ha dovuto rispondere al pm Luigi Orsi che coordina l'inchiesta proprio in merito all'attività di controllo dell'Istituto di vigilanza sulle operazioni portate avanti da Fonsai. Gli inquirenti in particolare volevano chiarire come sono state giustificate le fuoriuscite di denaro dalle casse di Fonsai in forza di transazioni immobiliari e consulenze a favore dei Ligresti, che si sono consumate in quasi un decennio senza l'intervento dell'authority di controllo sulle assicurazioni.
Nei giorni scorsi la procura ha ascoltato diversi testimoni in relazione alle condizioni finanziarie del gruppo e si sono evidenziati anche i profili di indagine che potrebbero riguardare i reati di aggiotaggio, falso in bilancio e insider trading.
Dal canto suo la famiglia Ligresti ha preso posizione sul presunto accostamento della vicenda Fonsai a quella del San Raffaele definendolo fortemente lesivo della propria reputazione" e sottolineandone l'influenza sull'andamento negativo del titolo in borsa.
Contestualmente Jonella Ligresti ha ricordato come "l'esistenza di un piano di ricapitalizzazione che verrà realizzato nell'ambito di un progetto industriale, ampiamente noto al mercato", rappresenti una garanzia dell'affidabilità e delle prospettive di riassestamento della società.
Nei giorni scorsi la Consob aveva chiesto la pubblicazione integrale del testo degli accordi tra Unipol e Premafin in relazione al progetto di integrazione tra la compagnia bolognese e il gruppo Fonsai. Il documento elencava minuziosamente l'esposizione di tutte le società del gruppo Premafin-Fonsai, per un totale di circa 2,1 miliardi di euro.
Nel frattempo, a causa dell'apertura dell'inchiesta, gli investitori riuniti nella Alessandro Proto Consulting hanno annunciato l'uscita dal capitale di Fondiaria-Sai dopo appena una settimana dall'acquisto di una partecipazione dell'1% della compagnia.
Nei giorni scorsi la procura ha ascoltato diversi testimoni in relazione alle condizioni finanziarie del gruppo e si sono evidenziati anche i profili di indagine che potrebbero riguardare i reati di aggiotaggio, falso in bilancio e insider trading.
Dal canto suo la famiglia Ligresti ha preso posizione sul presunto accostamento della vicenda Fonsai a quella del San Raffaele definendolo fortemente lesivo della propria reputazione" e sottolineandone l'influenza sull'andamento negativo del titolo in borsa.
Contestualmente Jonella Ligresti ha ricordato come "l'esistenza di un piano di ricapitalizzazione che verrà realizzato nell'ambito di un progetto industriale, ampiamente noto al mercato", rappresenti una garanzia dell'affidabilità e delle prospettive di riassestamento della società.
Nei giorni scorsi la Consob aveva chiesto la pubblicazione integrale del testo degli accordi tra Unipol e Premafin in relazione al progetto di integrazione tra la compagnia bolognese e il gruppo Fonsai. Il documento elencava minuziosamente l'esposizione di tutte le società del gruppo Premafin-Fonsai, per un totale di circa 2,1 miliardi di euro.
Nel frattempo, a causa dell'apertura dell'inchiesta, gli investitori riuniti nella Alessandro Proto Consulting hanno annunciato l'uscita dal capitale di Fondiaria-Sai dopo appena una settimana dall'acquisto di una partecipazione dell'1% della compagnia.
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