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Consob, ok all’intervento di Unipol, ma solo per il risanamento

Oggi la risposta dei Ligresti su manleva e diritto di recesso

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La Consob mette nero su bianco, in tredici pagine, le motivazioni sull'esenzione condizionata all'opa nell'ambito dell'operazione di salvataggio di Fonsai: i soldi di Unipol devono servire solo al risanamento, e tutti i soci devono esser trattati in pari modo", questo il verdetto. Gli accordi a latere sulla manleva non rientrano in questo quadro e per questo Consob chiede di rinunciarvi. 

Discorso analogo per il diritto di recesso, visto che l'Autorità chiarisce che l'esenzione dall'opa c'è quando "i fondi investiti dall'azionista che acquisisce il controllo sono volti a incrementare il patrimonio della società e non quello dei singoli soci", mentre la rinuncia all'azione di responsabilità e la manleva a favore di amministratori e sindaci del gruppo sono un vantaggio della sola famiglia Ligresti.

Nella risposta Consob si trova anche una "prima valutazione positiva" dell'Isvap sul riassetto Fonsai-Unipol giudicato idoneo a "consentire alle entità coinvolte di soddisfare i requisiti di solvibilità per il periodo 2012-2015". L'operazione "oltre a determinare una discontinuità nella gestione delle imprese per effetto degli organi amministrativi, consente, sulla base delle ipotesi adottate, sinergie di costi ed una migliore compensazione del portafoglio".
 
Ancora da chiarire la questione relativa all'obbligo dell'opa sulla Milano e questo dipende dal fatto che "il valore attribuito alle partecipazioni rappresenti più di un terzo e costituisca la componente principale del prezzo di acquisto dei titoli della società partecipante".

Intanto sono in corso di svolgimento i consigli di amministrazione di Fonsai e Premafin, dove i Ligresti dovranno decidere sulla rinuncia alla manleva e sull'impegno a non utilizzare il diritto di recesso.

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