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Sator e Palladio rilanciano su Fonsai, in attesa del cda di Premafin

L'offerta dei fondi è allo studio

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E' in corso di svolgimento il consiglio di amministrazione di Premafin chiamato a rispondere alla richiesta di Alessandro Della Chà, custode giudiziario dei trust off-shore (azionisti al 20% della holding), di convocare una nuova assemblea straordinaria al fine di riesaminare, ed eventualmente revocare, la delibera sull'aumento di capitale da 400 milioni di euro riservato a Unipol. 

L'istanza del curatore Della Chà è stata motivata dal fatto che l'assemblea del 12 giugno scorso che ha approvato la ricapitalizzazione a favore del colosso bolognese, non è stata posta nelle condizioni di effettuare una comparazione tra le due offerte", quella di Unipol e quella dei fondi Sator e Palladio. In attesa di vedere se si concretizzerà l'ipotesi, al momento non smentita, di dimissioni in blocco dei membri del board di Premafin, è arrivata l'attesa offerta dei due fondi capitanati da Matteo Arpe e Roberto Meneguzzo al cda di Fonsai. 

Sator e Palladio hanno di fatto riproposto una offerta "in linea" con quella precedente, dell'8 giugno, che prevedeva un aumento di capitale da 800 milioni di euro - per metà riservato agli investitori e per l'altra metà aperto al mercato - con l'aggiunta di "ulteriori elementi relativi alla sostenibilità finanziaria ed alla convenienza economica dell'operazione". L'offerta è valida sino al 10 agosto, "fermo restando la possibilità di revocarla unilateralmente al ricorrere di determinate condizioni".

Nel frattempo la Limbo di Paolo Ligresti, titolare del 10,34% di Premafin, ha richiesto nella serata di ieri la convocazione di un'assemblea per la revoca degli amministratori in carica e la nomina di un nuovo consiglio di amministrazione, precisando come quello l'attuale "abbia compiuto scelte gestionali erronee e potenzialmente lesive degli interessi di Premafin".

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