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La Grande Unipol ora è più vicina, acquisito l’81% di Premafin

A Bologna il controllo del gruppo Fondiaria Sai, i Ligresti escono di scena

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Dopo sette mesi di trattative e smentite, colpi di scena e frenate, fiammate di nuovi protagonisti e colpi di comoda di famiglie in declino, nella serata di ieri il progetto Grande Unipol ha fatto un decisivo passo verso la sua effettiva concretizzazione. Ugf, sottoscrivendo l´aumento di capitale riservato, ha acquisito il controllo di Premafin, con una quota del capitale sociale pari a circa l'81% e, conseguentemente, quello del gruppo Fondiaria Sai, sottraendolo ai Ligresti.

La compagnia bolognese, ha precisato in una nota ufficiale, di aver sottoscritto e interamente liberato complessive 1.741.239.877 nuove azioni ordinarie di Premafin, aventi godimento regolare e gli stessi diritti di quelle già in circolazione, ad un prezzo unitario di emissione pari a 0,195 euro ciascuna, per un importo complessivo di 339.541.776,02 euro.

A commento dell'operazione l'ad di Unipol Carlo Cimbri si è detto pronto a far partire la vera sfida, quella di cominciare a lavorare per l'interesse industriale delle aziende e non per cavilli burocratico-legali", e ha aggiunto, "si chiude con qualche settimana di ritardo la prima fase di un progetto di integrazione che, per quanto ci riguarda, non è mai cambiato rispetto al 29 gennaio". L'obiettivo è arrivare alla fusione "entro fine anno", nonostante i tempi lunghi e le complessità della burocrazia inducano alla cautela.

Contestualmente, Premafin e la sua controllata Finadin hanno a loro volta eseguito, per la propria quota di competenza, l'aumento di capitale di Fondiaria Sai sottoscrivendo e liberando complessive 339.541.776 nuove azioni ordinarie ad un prezzo unitario di emissione pari ad un euro ciascuna, e dunque per un importo complessivo di 339.541.776 euro.

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