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Sartorel, Italia capofila dell'innovazione assicurativa

L'ad di Allianz è intervenuto sul tema della rivoluzione digitale che apre il campo a soggetti inaspettati: come Google

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L'Italia può essere la capofila di una rivoluzione europea? C'è chi pensa di sì. E se poi la rivoluzione dovesse avvenire in ambito assicurativo allora sarebbe ancora più sorprendente, visto lo scarso slancio verso la novità che caratterizza il settore italiano. Eppure, soprattutto negli ultimi due anni, gli operatori tradizionali si stanno muovendo in direzione delle tecnologie digitali, anche grazie alle compagnie dirette e alla diffusione dei comparatori online, che stanno imprimendo velocità alla trasformazione del business assicurativo in rete. Ma non solo. 

A marzo 2011 è accaduto un fatto sostanzialmente inedito: Google ha comprato il comparatore online inglese BeatThatQuote per 37,7 milioni di sterline. L'ingresso di Google, un colosso della rete, è un avvertimento: se non sarà il settore a innovarsi, ci penseranno gli altri, ma a costi più alti. La mossa del motore di ricerca di Mountain View - commenta George Sartorel (foto), amministratore delegato di Allianz Italia - evidenzia ancora di più quanto sia necessario cambiare il business model, per adattarlo a nuovi paradigmi di competizione". 
Le strategie di Allianz, certamente non in diretta correlazione con Google, stanno evolvendo in questa direzione. E l'Italia è proprio l'avamposto del cambiamento: "L'Italia - continua - è il frontrunner del modello digitale. È qui che nascerà la digital agency". Ma non si tratta di rivoluzionare ruolo e funzione degli intermediari. Non è questo d'altra parte l'obiettivo di FastQuote , lo strumento online di quotazione dell'Rc auto veloce (basta targa e data di nascita), introdotto in Italia da marzo scorso: "Il servizio - spiega Sartorel - spinge il cliente verso l'agente; perché se la quotazione si può ottenere online, la sottoscrizione della polizza avviene in agenzia. agosto, dimostra proprio quello che vogliamo fare: andare verso il cliente, innovando la catena di valore attraverso processi sempre più semplici". 

La digital agency passa proprio da qui, "da modelli integrati tra tutti i canali di vendita". Il cambiamento delle pratiche della distribuzione però non può essere disgiunto da una revisione dei prodotti; perché fino a che per sottoscrivere una polizza sono necessarie decine di firme e, in qualche caso, centinaia di pagine di clausole contrattuali, la rivoluzione digitale resterà molto lontana. "È necessario - sottolinea l'ad di Allianz Italia - un cambiamento nella struttura e nei processi dei prodotti" e per il successo della strategia complessiva "una stretta collaborazione tra tutti gli stakeholder". 
Con soggetti interessati non si intende solo imprese e intermediari, ma anche il legislatore e i regolatori: "Per rivedere l'intera architettura del mercato - commenta - serve che tutti lavorino insieme, dalle compagnie alle Authority". Allianz sembra credere fermamente nel nuovo modello di business: la digitalizzazione della catena, i cui anelli sono la compagnia, gli agenti, i clienti, ma anche i nuovi prodotti, sotterrerà a breve l'uso della carta. "Dobbiamo prepararci", conclude Sartorel.

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