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Hdi Assicurazioni, l’utile netto supera i 15 milioni di euro

Migliora del 10,2% anche la raccolta premi che raggiunge i 291 milioni

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La semestrale presentata stamane da Hdi Assicurazioni evidenzia un risultato netto pari a 15,14 milioni di euro, contro i 4,8 con cui la compagnia aveva chiuso i primi sei mesi del 2011. Nel dettaglio, i profitti relativi al ramo danni salgono da 600 mila a 5,91 milioni, mentre quelli relativi al ramo vita da 4,2 a 9,23 milioni.
Il bilancio mostra anche un incremento del 10,2% della raccolta premi del lavoro diretto che ammonta oggi a 291,36 milioni rispetto ai 264,38 milioni relativi allo stesso periodo dell'anno precedente. Anche qui, a livello di settore, il vita è cresciuto del 10,6% - passando dai 112,02 milioni raccolti nel 2011 ai 123,90 milioni del 2012 - e il danni del 9,9%, passando da 152,36 a 167,46 milioni di euro.

Migliora anche il risultato ante imposte, passando da 9,36 milioni al 30 giugno dello scorso anno, a 23,27 milioni del primo semestre 2012, grazie all'incremento degli utili degli investimenti per 19,18 milioni (di cui 10,66 nei danni e 8,52 milioni nel vita), e al miglioramento del conto tecnico vita per 1,28 milioni. Di contro, contribuiscono negativamente alla variazione del risultato, il peggioramento del conto tecnico danni per 3,48 milioni, del risultato dell'attività straordinaria per 2,94 milioni e degli altri proventi netti per 0,13 milioni.

Si tratta complessivamente di dati positivi, soprattutto considerando che la compagnia ha deciso di non usufruire dei benefici previsti dal Regolamento Isvap numero 43 che permetterebbe il ricorso a metodi di valutazione di natura eccezionale degli elementi dell'attivo non destinati a permanere durevolmente nel patrimonio dell'impresa, così come già negli esercizi precedenti non si era avvalsa dei benefici previsti dal Regolamento 28.

L'andamento tecnico mostra un peggioramento del rapporto sinistri a premi che aumenta dal 66,94% del 2011 al 70,75% del 2012, con riferimento ai sinistri dell'esercizio, e dal 68,09% al 72,57% con riferimento al totale sinistri. Il combined ratio cresce dal 95,60% del 2011 al 98,72% del 2012.


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