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Fonsai azzera quasi le perdite ma non torna in positivo

Il consolidato si ferma a -1,1 milioni di euro. Cimbri, nuova gestione trasparente ed efficiente

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La nuova gestione di Fonsai centra quasi l'obiettivo: al 30 settembre di quest'anno la perdita consolidata si ferma a 1,1 milioni di euro, praticamente in pareggio considerato che sul dato influiscono rettifiche di valore su strumenti finanziari disponibili per la vendita per 79,5 milioni (218 milioni sul 2011) e del fallimento delle finanziarie Imco e Sinergia per 85,8 milioni. Il rosso, nello stesso periodo dello scorso anno, si attestava a 211 milioni.

A questo proposito è intervenuto, Federico Ghizzoni, ad di Unicredit, banca che vanta cospicui crediti nei confronti di Fonsai e di tutta la ex galassia Ligresti. A chi gli chiedeva in merito alle indiscrezioni su possibili azioni legali nei confronti delle banche da parte dei curatori fallimentari di Sinergia e Imco, il top manager ha risposti che i curatori fanno il loro lavoro e le banche stanno cooperando. Vedremo come finirà questa fase, ma siamo tranquilli. Mi sento piuttosto dalla parte di chi ha perso soldi. Non vorrei essere io a dover chiedere".

''Una nuova fase che avrà quali fattori chiave per riportare i risultati del gruppo ai livelli della propria storia i valori della trasparenza nella gestione, della qualità, e dell'efficienza operativa". Cosi' Carlo Cimbri, neo ad di Fonsai, ha commentato i risultati della compagnia. ''L'impegno e la qualità che dipendenti, agenti e dirigenti - ha detto - stanno dimostrando in questa fase di transizione sono il miglior presupposto per una positiva evoluzione della gestione".

La raccolta premi è scesa del 13,3% a 7,2 miliardi mentre il combined ratio si attesta al 99,3%, contro il 103% del settembre 2011. Il dato segna un ritorno alla redditività nella gestione tecnica. Per il settore danni è positivo il trend di forte calo del denunciato Rc auto, unito a una riduzione della frequenza sinistri. Nei rami danni la raccolta ha raggiunto i 4,7 miliardi, risultando, in calo del 7,6%, rispetto a settembre 2011. I premi Rc auto si fermano a 3,19 miliardi, in calo del 7% rispetto ai 3,4 miliardi del 30 settembre 2011. Negli altri rami danni la raccolta premi risulta in flessione del 7,3% attestandosi a 1,5 miliardi. Il calo è dovuto al settore corporate, a causa del disimpegno da comparti che presentano un andamento tecnico non soddisfacente.

La raccolta premi del lavoro diretto nei rami vita ha raggiunto i 2,5 miliardi, con una netta flessione del 22,3%. Il ramo III risulta tra l'altro in calo del 61%. La compagnia imputa il crollo alla debolezza del mercato e alle difficoltà della bancassicurazione.

Il patrimonio netto consolidato passa da 1,5 miliardi di fine 2011 a 3,2 miliardi, principalmente per effetto dell'aumento di capitale da 1,1 miliardi.

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