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Unipol: con Fonsai, utile trimestrale a 135 milioni di euro

Restano i nodi dei soci di risparmio, delle cessioni e di Rcs

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Unipol ha chiuso il primo trimestre dell'anno con un utile di 135 milioni, in crescita rispetto agli 88 milioni di euro dello stesso periodo dello scorso anno, risultato che però non comprendeva l'apporto del gruppo Fonsai. La raccolta è salita a 4.485 milioni (+7,8% rispetto al risultato pro-forma inclusivo di Fonsai) mentre il combined ratio è migliorato da 97,8% al 92%. Il margine di solvibilità del gruppo è pari a 1,6 volte i requisiti regolamentari, con un capitale in eccesso di 2,6 miliardi di euro.

Nel ramo danni la raccolta è scesa a 2.449 milioni (-9,6%) mentre nel vita è salita a 2.036 milioni di euro (+40,2%). Il contributo di Unipol Assicurazioni all'utile netto del gruppo è stato di 96,5 milioni mentre quello di Fonsai, a livello di capigruppo, di 51,3 milioni. Il cda ha confermato Carlo Cimbri amministratore delegato e Pierluigi Stefanini presidente, e ha nominato Giovanni Antonelli vicepresidente.

Nonostante il processo di integrazione sia appena iniziato, chiudiamo il primo trimestre con risultati positivi che ci confortano e ci stimolano a intensificare gli sforzi per poterlo completare nel più breve tempo possibile" ha spiegato Cimbri, sottolineando che "ai buoni risultati tecnici nel comparto danni dovrà accompagnarsi una rinnovata azione di sviluppo delle compagnie del gruppo", in particolare di Fonsai. Cimbri ha evidenziato anche il rafforzamento della stabilità patrimoniale del gruppo grazie al "positivo rientro dello spread e ''all'aumentato presidio sul portafoglio crediti del comparto bancario". Il trimestre, spiega la nota ufficiale di Unipol, è stato caratterizzato "da una sostanziale tenuta dei mercati finanziari, e ha confermato per il Gruppo Unipol un positivo trend della sinistralità danni, mostrando una crescita della raccolta vita".

In conference call, Cimbri ha fatto sapere che nei prossimi giorni Unipol risponderà alle richieste dell'Ivass, che ha sospeso l'iter di approvazione del progetto di integrazione con Fonsai, entro il 20 maggio. "Risponderemo entro il 20 di questo mese, a tutte le richieste che ci hanno effettuato. Da lì - ha spiegato il numero uno di Unipol - partiranno i termini salvo che l'Ivass non chieda altre cose diverse da quelle che ha chiesto fino a ora".

I NODI: AZIONI DI RISPARMIO, CESSIONI E PARTI CORRELATE

La conversione delle azioni di risparmio di Fonsai, chiesta dai piccoli azionisti che si sentono danneggiati dalla fusione con Unipol, è di nuovo rimandata. Il tema sarà affrontato solo dopo l'integrazione. "Abbiamo un iter autorizzativo - ha detto Carlo Cimbri - che non intendiamo arricchire con altre operazioni di mercato che potrebbero rallentarne il percorso". Le coop risponderanno entro il 20 maggio alle richieste di Ivass: qualora l'Istituto non avesse nulla da obiettare, la fusione con l'ex galassia Ligresti avverrebbe entro l'anno. Resta sempre la questione delle quote: "ne parleremo - ha ribadito Cimbri - per vedere se è possibile trovare un accordo di soddisfazione per tutti gli azionisti". Il rischio è che un'azione legale, più volte minacciata dai soci di risparmio, possa bloccare tutto. Tuttavia il numero uno di Bologna, ritiene "privo di fondamento" che qualcuno possa davvero adire a vie legali.

Intanto è attesa anche la sentenza del Tar del Lazio, cui Unipol ha fatto ricorso in merito alle modalità di cessione degli asset. "Quello che non ci pare corretto - ha detto in proposito Cimbri - è fissare la cessione di 1,7 miliardi di premi, di cui almeno 800 milioni nel settore auto, perché uno può rientrare nelle soglie rilevanti anche in altri modi, ad esempio perdendo portafoglio e con dinamiche di mercato".

Infine, oggi, a margine del consiglio regionale Unipol Emilia-Romagna, il presidente Pierluigi Stefanini non ha escluso una riunione del patto di sindacato di Rcs prima del 30 maggio, quando è in programma l'assemblea della società editrice. Unipol detiene attraverso Finsoe il 5,4% di Rcs. L'ennesima (scomoda?) eredità della famiglia Ligresti. 

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