Allianz Italia incontra le imprese

Allianz Italia a confronto con imprenditori, intermediari ed esperti del settore per analizzare e approfondire insieme le dinamiche dell'attuale scenario economico. In occasione dell'evento Allianz per le imprese 2024, di scena presso l'Allianz MiCo di Milano, il top management delle diverse società del gruppo assicurativo ha avuto la possibilità di illustrare i risultati delle analisi condotte dall'ufficio studi della società, ponendo in evidenza potenzialità e criticità di un panorama di mercato dominato da innovazione e sostenibilità.

La riflessione è partita dall'instabilità dettata dallo scenario geopolitico internazionale e dalle numerose elezioni che scandiranno (e in parte hanno già scandito) il corso dell'anno. Secondo le proiezioni dell'ufficio studi, tutto ciò si tradurrà in una leggera frenata del tasso di crescita mondiale: +2,7% nel 2024-25, contro il +2,8% dello scorso anno, soprattutto a causa del rallentamento delle economie emergenti. Il commercio globale, seppur in uscita da una fase di recessione, vedrà una ripresa limitata dal progressivo ritorno degli stock a dimensioni più contenute, con un rialzo stimato attorno al 2,8%.

Di fronte a questo scenario, spuntano tuttavia anche alcune opportunità per le imprese italiane che sapranno cogliere le occasioni offerte in questa peculiare fase di transizione. Le esportazioni addizionali per il 2024, per esempio, ammonteranno a 20 miliardi di euro, con un rialzo del 20% rispetto all'anno precedente che sarà ancor più evidente in settori come il turismo, i servizi, l'impiantistica, la meccanica strumentale e l'agroalimentare.

Per cogliere tutti i vantaggi della transizione, sarà tuttavia necessario risolvere alcune criticità, a cominciare dalle politiche per il lavoro e dagli investimenti. Per quanto riguarda quest'ultimo punto, le analisi di Allianz evidenziano come un utilizzo sostenibile del risparmio possa giocare un ruolo cruciale in questo momento. Il tasso di risparmio, dopo il minimo storico del 7,3% del 2022, è tornato a salire per attestarsi a quota 8,9% alla fine dello scorso anno. Nel 2022 i prodotti assicurativi e pensionistici hanno raccolto il 20% dei nuovi risparmi delle famiglie italiane, confermando la propensione della popolazione verso forme di investimento di medio-lungo periodo, spesso legate anche a questioni intergenerazionali: se si considera la quota riservata a fondi di investimento e titoli di debito, questo genere di attività arriva infatti a coprire il 70% del volume di risparmio.