Gruppo Nobis, un 2022 chiuso in crescita
Salgono l’utile netto consolidato (+28%), la raccolta danni (+23,1%) e quella vita (+3,8%)
03/05/2023
Il gruppo Nobis ha chiuso il 2023 evidenziando performance in crescita, soprattutto in termini di utile netto consolidato (22,8 milioni di euro, +28%), di raccolta premi danni (+23,1%) e di gestione (Roe al 21,8%). Complessivamente la raccolta è cresciuta del 19% raggiungendo quota 446 milioni di euro di cui 364 milioni nel ramo danni e 82 milioni nel vita (+3,8%).
Per quanto riguarda la capogruppo Nobis Assicurazioni, l’utile netto è pari a 19,2 milioni di euro (+20% rispetto al 2021).
Dal punto di vista Solvency II, gli own funds al 31 dicembre dello scorso anno ammontano a 180 milioni di euro con il solvency ratio per Nobis Assicurazioni a 180% (in crescita rispetto al 175% del 2021) e per Nobis Vita pari a 479%. “Nonostante la difficile congiuntura economica e il negativo andamento dei mercati finanziari – spiega l’amministratore delegato del gruppo Nobis, Giorgio Introvigne (nella foto) – grazie al risultato tecnico ancora in miglioramento siamo riusciti a compensare l’importante calo della componente finanziaria, chiudendo anche il 2022 in modo molto positivo e mantenendo il Roe sopra il 20%. Come lo scorso anno non procederemo con la distribuzione dei dividendi reinvestendoli interamente nella società con obiettivi di sviluppo crescente”.
La compagnia, in una nota, sottolinea come i dati trimestrali confermino l’andamento positivo del gruppo, in particolare per la capogruppo Nobis Assicurazioni per la quale si registrano premi in crescita del 20% e un utile netto pari a 10,6 milioni di euro (contro i 5,3 milioni del primo trimestre 2022); in particolare, il risultato operativo cresce del 20% a 11,2 milioni di euro, mentre i redditi finanziari passano dai -1,5 milioni dei primi tre mesi 2022 ai 4,2 milioni del primo trimestre 2023.
Secondo Introvigne, “i dati del I trimestre ci permettono di ipotizzare, al netto di eventi straordinari, un risultato in ulteriore crescita per il 2023”.
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