Generali, Philippe Donnet è ufficialmente disponibile per un nuovo mandato
Intanto prosegue il confronto serrato in seno al cda tra gli azionisti forti: Mediobanca vorrebbe riconfermare l’attuale ceo, contrari Caltagirone e Del Vecchio
Philippe Donnet si è messo a disposizione per un terzo mandato alla guida del gruppo Generali. Ieri i consiglieri non esecutivi del Leone di Trieste hanno preso atto della disponibilità del group ceo, e alla luce di ciò, “hanno espresso apprezzamento per il lavoro svolto e i risultati conseguiti da Philippe Donnet, accogliendo favorevolmente tale disponibilità in vista, nel caso in cui il consiglio uscente proceda alla presentazione di una lista per il rinnovo del consiglio, di una sua inclusione nella citata lista con il ruolo di amministratore delegato anche per il prossimo mandato”, si legge in una nota diffusa ieri sera.
Ciononostante la riconferma di Donnet non appare scontata. Il rinnovo del consiglio di Generali è previsto per l’aprile 2022 e in seno al board è da tempo entrata nel vivo la battaglia sulla governance. Dello scorso 11 settembre l'annuncio del patto parasociale tra le società del vice presidente Francesco Gaetano Caltagirone (che ha il 6% delle azioni) e la Delfin di Leonardo Del Vecchio (che possiede il 4,92% del Leone), contrari a un terzo mandato del ceo attualmente in carica.
Sul fronte opposto c'è Mediobanca, principale azionista di Generali (con il 12,9%) a favore della cosiddetta “lista del management”, cioè la lista presentata dal consiglio uscente e con Donnet ancora al timone dell’azienda. Una formula di governance inserita nel nuovo statuto della compagnia (che fu votato all’unanimità dall’attuale cda) e che è in linea con gli standard internazionali, con l’obiettivo duplice di garantire l’indipendenza di Generali e di rendere attraente la compagnia per gli investitori istituzionali.
Il prossimo 27 settembre c’è una riunione del consiglio durante la quale si dovrà decidere se attivare o meno la procedura della "lista del management". Il primo confronto in seno al cda, quello avvenuto ieri, ha mostrato già una vistosa crepa. Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, a favore della conferma di Donnet si sarebbero espressi solo otto consiglieri su 12, con tre contrari (Caltagirone, Romolo Bardin e Paolo di Benedetto) e un’astensione (Sabrina Pucci). Se gli equilibri non muteranno, il 27 settembre la “lista del management” sarà votata ancora una volta a maggioranza.
E se la frattura in seno al cda non dovesse ricomporsi, si potrebbe arrivare alla presentazione di due liste entro il termine fissato del marzo 2022. Una data però ancora lontana, e che lascia ancora tempo per sanare le attuali divergenze.
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