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Generali apre un ufficio a Bruxelles

L'iniziativa, nelle intenzioni del gruppo, consentirà di seguire da vicino le attività dell'Unione Europea e di rafforzare la funzione di public affairs

Generali apre un ufficio a Bruxelles
Il gruppo Generali ha aperto un ufficio di rappresentanza a Bruxelles per seguire più da vicino le attività delle istituzioni dell’Unione Europea, rafforzare la funzione di public affairs e più nel dettaglio, come spiega una nota, “rappresentare al meglio le esigenze di business ed esercitare un ruolo di cittadinanza d’impresa sempre più attivo, per dare un contributo alla ripresa sostenibile e al Green Deal europeo”. L’ufficio avrà sede nei locali di Insurance Europe, in un edificio di proprietà di Generali, e risponderà al Group International Affairs, sotto la responsabilità di Fabio Marchetti
Secondo il group ceo Philippe Donnet (nella foto), l’ufficio di Bruxelles “permetterà a Generali di presidiare ancora più attivamente i grandi temi strategici dell’Unione: dalla capitale europea arriveranno le indicazioni per la ripresa e le scelte che determineranno il futuro del settore assicurativo, da Solvency II a tutte le normative sulla sostenibilità, agli standard per i green bond. Vogliamo – ha detto – dare un contributo fattivo alla definizione degli standard che influiranno su una delle più importanti economie mondiali e sulla vita di 500 milioni di cittadini”. 
Nell’ambito del piano di ripartenza, Generali ha presentato il programma di investimenti Fenice 190: nel dettaglio, il piano prevede di investire un totale di 3,5 miliardi di euro in cinque anni attraverso fondi indirizzati a infrastrutture, innovazione e digitalizzazione, Pmi, abitabilità green, strutture sanitarie e istruzione. Lo scorso anno è già stato messo in circolo un miliardo di euro. Donnet, al fine di creare un tessuto economico e sociale più resiliente agli shock imprevisti come quello generato dalla pandemia di coronavirus, ha inoltre avanzato la proposta di un fondo pandemico internazionale a più livelli, battezzato Pandemic Risk Pool, in cui siano coinvolte istituzioni europee, Stati membri e le principali compagnie di assicurazione e riassicurazione.
Altro ambito di intervento per il gruppo assicurativo è poi quello della sostenibilità climatica: Generali ha evidenziato nella nota come sia “fondamentale garantire il giusto contesto legislativo in grado di stimolare gli investimenti in progetti sostenibili a lungo termine”. Nello specifico, prosegue la nota, la direttiva Solvency II “è uno strumento chiave per liberare capitali e indirizzarli verso progetti in linea con l'agenda politica della Commissione Europea come il Green Deal, l'Unione dei mercati di capitali e, più in generale, gli investimenti a lungo termine che possono supportare la ripresa economica”.
Il gruppo si è infine soffermato su Solvency II e sulla proposta, elaborata anche in questo caso da Donnet, di trattare i green bond come una classe di attivi a sé stante: così facendo, conclude la nota, sarà possibile “considerare separatamente gli investimenti in obbligazioni green a lungo termine, con requisiti di capitale decrescenti per periodi di detenzione più lunghi”.

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