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Come tutelare meglio gli automobilisti?

Una guida sicura, attenta, responsabile è un ottimo aiuto. Restano, ovviamente, gli imprevisti indesiderati, come i malori e le coincidenze infauste, alle quali non si può porre rimedio. Nel 2015, sulle strade extraurbane si sono registrati il 47% del totale delle vittime per incidente stradale. I controlli sono, e restano, la base irrinunciabile per tentare di far lievitare i livelli di sicurezza sulle reti stradali d’Italia, unitamente all’indispensabile informazione.
La Fondazione Ania e l’Arma dei Carabinieri, hanno dato il via alla sesta edizione di “Adotta una strada”.  Dopo gli incoraggianti risultati delle cinque edizioni precedenti, per due mesi consecutivi i Carabinieri svolgeranno attività di stretto controllo su quattro strade statali, scelte tra quelle segnalate per maggior numero d’incidenti stradali, a livello nazionale: saranno la statale 1 Aurelia, la 18 Tirrena Inferiore, la 21 e la 189 Palermo-Agrigento.  
Queste le arterie più insidiose, scelte per un’azione di rigido controllo, in particolare sulla guida in stato di ebrezza e sotto l’effetto di droghe. Il pattugliamento è aumentato, anche per prestare attenzione maggiore, ove possibile, agli itinerari d’interesse turistico a esse collegate, soprattutto durante i sovraffollati esodi natalizi e pasquali, che restano tra quelli più pericolosi, indipendentemente dai cambiamenti di abitudini  degli ultimi anni e dalle condizioni ambientali.
Queste iniziative dimostrano che l’incidenza d’incidenti mortali è aumentato. Nel 2015, per la prima volta dopo un decennio, il numero delle vittime è aumentato: 47 in più del 2014 (3428).
Come dicevamo, aulle strade extraurbane, gli incidenti mortali raggiungono punte sino al 47% del totale delle vittime: un dato terribile se si considera che gli incidenti stradali, su queste strade, sono solo il 20% del totale.

Anche quest'anno un ruolo speciale lo svolgerà l'informazione, con campagne atte ad attirare l’attenzione dell’automobilista, tentando di influenzare i suoi atteggiamenti pericolosi e invogliarlo verso più miti consigli. Vengono molto apprezzati, in questo periodo, la serie di spot televisivi, promossi dal ministero degli Interni: molto mirato l’obiettivo da colpire. Dolorosi quanto toccanti. Forse, per la prima volta, il contraccolpo emotivo va in profondità, lasciando un grande vuoto.
La mobilità del futuro percorrerà un tracciato di difficile lettura, ma questo futuro getterà il guanto della sfida al comparto assicurativo. Non ci sono dubbi che le imprese operanti in Italia lo raccoglieranno, con uno sviluppo tecnologico all’uopo studiato e in grado di presentare all’automobilista un reale deterrente, utile anche a educare e migliorare la sua psicologia che, non di rado, parrebbe subire vere crisi d’identità come Dr. Jekyll e Mr. Hyde: nella vita privata persona normalissima e garbata, al volante di un auto si trasforma come colui affetto da sindrome di irresponsabilità e mancanza di senso civico. Ogni uomo al volante ha un diverso atteggiamento, lo sappiamo.
A questo si aggiunga il serio problema (o tragedia?) di una parte di giovani, per fortuna piccola, che parrebbero sfidare il rischio e che, alla fine, si traduce in trasgressione pura, mettendo a repentaglio la propria vita e quella altrui.

Molto interessante il nuovo “Progetto guida sicura”, sempre promosso dalla Fondazione Ania in collaborazione, questa volta, con Viasat, che si propone di sperimentare un sistema risolutorio, fornendo, in tempo reale, informazioni preventive agli automobilisti che accettano di installarlo, sulla viabilità delle diverse reti stradali, valutando una serie di cause, come traffico, limiti di velocità, condizioni meteorologiche, strade dissestate e pericolose. Questo progetto è realizzato anche attraverso la collaborazione della Facoltà di psicologia dell’Università La Sapienza di Roma. Lo scopo di questo studio sperimentale dovrebbe mettere in luce tutte le sfaccettature psicologiche e le caratteristiche emotive, come ansia o rabbia, di colui che non percepisce il rischio: in altre parole tutti quei dati che fanno emergere la vera “personalità dell’automobilista”.
Per questo progetto, utile alla collettività, la Fondazione Ania regala, a coloro che desiderano  partecipare, per tre anni, 380 sistemi Viasat – Sos call. 2.2, con il solo scopo di fare prevenzione e studiare a fondo i profili che potrebbero emergere da questa iniziativa davvero meritoria.

Per candidarsi all’esperimento, si può andare sul sito di Fondazione Ania e riempire il modulo di richiesta, da inviare alla stessa Fondazione; dopo, il richiedente sarà contattato per un appuntamento allo scopo di installare l’apparecchio di Viasat presso il centro più vicino alla propria residenza. Il tutto è gratuito.



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