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Insoore, round da 5,5 milioni di euro

Operazione guidata da Proximity Capital attraverso Mercurio Holding, con la partecipazione di Lumen Ventures, Azimut Libera Impresa e Gellify

Insoore, round da 5,5 milioni di euro
Insoore, insurtech specializzata nella raccolta documentale e nella gestione sinistri in ottica di digitalizzazione e innovazione, ha completato un aumento di capitale da 5,5 milioni di euro. Lead investor del round è stata Proximity Capital attraverso il veicolo Mercurio Holding, con la partecipazione di Lumen Ventures, Azimut Libera Impresa sgr, Gellify e alcuni business angel. Cdp Venture Capital sgr, attraverso il Fondo Acceleratori, ha invece convertito il finanziamento erogato nel 2020 nell’ambito dell’operazione AccelerOra.

“Questo incremento di capitale rappresenta per noi una spinta in avanti verso il potenziamento dell’azienda”, ha commentato Enrico Scianaro, ceo di Whoosnap, società proprietaria di Insoore. “In pochi anni abbiamo dimostrato come il modello che avevamo in mente fosse in grado di riscrivere alcune regole del settore: un traguardo – ha detto – a cui siamo arrivati correndo insieme, con Federico Santini, executive chairman, Gerardo Gorga, coo, e Vito Arconzo, cto, tutti parte di un management dalla visione audace che ha seguito e guidato il progetto di Insoore fin dai primi passi, e con un team coeso di professionisti competenti, appassionati e capaci di guardare con determinazione verso la stessa meta”

Il fatturato dell’insurtech è passato dai 50mila euro del 2018, anno di lancio della start up, agli oltre due milioni di euro dello scorso anno. Nel 2021 il fatturato ha registrato una crescita del 150% su base annua.

L’operazione, come spiega una nota stampa, “servirà a perseguire almeno tre obiettivi: la definizione di nuovi progetti che includono soluzioni basate su algoritmi di intelligenza artificiale per la rilevazione automatica del danno, la crescita del team con l’ingaggio di talenti anche sulla scena internazionale, e l’espansione su nuovi mercati”.

Nella foto (da sinistra): Gerardo Gorga, Enrico Scianaro, Federico Santini e Vito Arconzo

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