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La road map dei rapporti tra Italia e Svizzera

Nella Convenzione tra i due Paesi, le parti si sono impegnate a proseguire il dialogo nel reciproco rispetto di tematiche quali i cross-border financial services, con un impatto sull’operatività in Italia delle banche elvetiche

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A seguito della sottoscrizione dell’accordo tra Italia e Svizzera del 23 febbraio 2015, l’operatività delle banche extracomunitarie in Italia potrebbe vivere importanti cambiamenti.

Da un punto di vista normativo le banche extracomunitarie possono operare in Italia sia in regime di stabilimento sia in regime di libera prestazione di servizi, previa autorizzazione di Banca d’Italia (sentita Consob laddove gli istituti di credito intendano prestare servizi di investimento).
Negli ultimi anni si è registrata una certa difficoltà per le banche elvetiche ad ottenere il sopra menzionato parere favorevole di Consob. La causa di tale difficoltà deve probabilmente essere individuata nel non sempre agevole scambio di informazioni tra l’Autorità italiana e quella elvetica.

Questo scenario, come sopra premesso, potrebbe presto mutare: il 23 febbraio 2015 l’Italia e la Svizzera hanno sottoscritto un Protocollo che modifica la Convenzione tra i due Paesi per evitare le doppie imposizioni ed una “road map” mediante la quale le parti si sono impegnate a proseguire il dialogo reciproco rispetto a tematiche di comune interesse, tra cui la questione dei “Cross-border financial services”.
Nello specifico, riconosciuto che lo sviluppo delle operazioni di carattere transfrontaliero si deve basare su una maggiore collaborazione tra le rispettive autorità, la Svizzera si è dichiarata pronta a considerare di fornire una migliore e più efficiente assistenza amministrativa in favore di Consob e Banca d’Italia. I due Paesi hanno altresì dichiarato che continueranno a ricercare possibili soluzioni volte a migliorare le reciproche previsioni legislative legate alle operazioni transfrontaliere.
Si ritiene, dunque, ragionevole ipotizzare che il mutamento delle relazioni tra le Autorità dei due Stati firmatari possa favorevolmente influenzare la possibilità per le banche elvetiche di prestare servizi di investimento in Italia.       

In ordine a quanto sopra, pare utile ricordare che Banca d’Italia ha dato avvio ad una pubblica consultazione sul documento recante la proposta di revisione delle disposizione di vigilanza in materia di attività bancaria transfrontaliera fra Italia e Stati extracomunitari. La consultazione terminerà il 21 marzo 2015.


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