Insurance Trade

Una fotografia del mercato degli intermediari in Europa

Come previsto dalla direttiva europea sulla distribuzione assicurativa, Eiopa ha pubblicato un report che sintetizza lo stato dell’applicazione dell’Idd e il suo impatto nei singoli Paesi. La panoramica attesta il mantenimento delle diversità a livello locale, con caratteristiche peculiari sulle modalità di offerta al mercato

Una fotografia del mercato degli intermediari in Europa hp_vert_img
Lo scorso 6 gennaio, Eiopa ha pubblicato un report sugli effetti della trasposizione della direttiva Ue 97 del 2016 sulla distribuzione assicurativa (“Idd”o la “direttiva”) nei Paesi appartenenti all’Unione Europea. 
L’articolo 41 (Riesame e valutazione) dell’Idd prevede al comma 5 che “in una relazione da preparare entro il 23 febbraio 2018 l’Eiopa effettua una valutazione della struttura del mercato degli intermediari assicurativi”, mentre, al precedente comma 4, prima parte, che “entro il 23 febbraio 2020, e in seguito almeno ogni due anni, l’Eiopa prepara un’ulteriore relazione sull’applicazione della presente direttiva”.
La relazione menzionata nel comma 5 dell’articolo 41 dell’Idd (Report on the structure of insurance intermediaries markets in europe)1 concludeva sottolineando l’ampia diversità dei mercati assicurativi distributivi locali, le differenti definizioni adottate a livello nazionale, la diversità delle pratiche di registrazione, che contribuiscono, ciascuna in misura differente, a far sì che i diversi mercati assicurativi distributivi nazionali abbiano grandezze differenti. 
In considerazione, tra l’altro, della ritardata trasposizione della direttiva in alcuni Paesi membri dell’Unione Europea, nonché per effetto della pandemia (che non ha consentito alle autorità di vigilanza nazionali di raccogliere per tempo i dati richiesti da Eiopa sulla struttura dei mercati distributivi nazionali), la pubblicazione del report, attesa per febbraio 2020, come indicato al comma 4 dell’articolo 41 dell’Idd, è slittata a dicembre 2021.
Il report, che si articola essenzialmente in tre sezioni riguardanti (i) le modifiche apportate dall’Idd al mercato distributivo assicurativo, (ii) l’impatto della trasposizione dell’Idd sui mercati distributivi locali e (iii) sull’attività di supervisione delle autorità di vigilanza nazionali, ricomprende inoltre un allegato (IX) relativo all’implementazione della direttiva nei singoli Paesi dell’Unione Europea, Italia inclusa.

PRIMA SEZIONE: LE MODIFICHE APPORTATE DALL’IDD AL MERCATO DISTRIBUTIVO ASSICURATIVO EUROPEO
Nonostante il dichiarato obiettivo dell’Idd fosse quello di armonizzare la distribuzione dei prodotti assicurativi nei confronti dei consumatori, fattori quali la diversità dei canali distributivi presenti a livello locale, dei requisiti di registrazione e degli obblighi di reporting alle autorità di vigilanza nazionali rendono il mercato distributivo assicurativo ancora piuttosto frammentato a livello comunitario.
Tuttavia, sebbene quanto sopra, Eiopa indica nel suo report alcuni trend comuni osservabili nei Paesi dell’Unione Europea, tra i quali:
a. una diminuzione del numero degli intermediari iscritti nei registri nazionali nel quadriennio 2016/2020, attribuibile in parte a operazioni straordinarie di fusioni e acquisizioni che hanno determinato un consolidamento del mercato, determinando una riorganizzazione dei modelli distributivi. In particolare, nel predetto quadriennio, si è assistito a un’importante riduzione del numero degli intermediari persone fisiche e a una moderata crescita del numero degli intermediari persone giuridiche registrate nei relativi albi nazionali.
b. In media, nel quadriennio osservato, gli intermediari assicurativi sono ancora rappresentati da persone fisiche che hanno collocato prodotti per conto di una o più imprese di assicurazione, hanno distribuito unicamente prodotti assicurativi e sono stati remunerati su base commissionale.
c. La bancassurance è risultato il canale privilegiato per la distribuzione dei prodotti vita, mentre gli agenti continuano a essere il canale maggiormente impiegato per il collocamento dei prodotti non vita. Per effetto della pandemia, a partire dal 2020 è stato registrato un incremento, su base annuale, della vendita di prodotti assicurativi online.
d. Sempre nel predetto periodo di osservazione, si è inoltre assistito a un incremento del numero degli intermediari assicurativi che si sono dotati di un’autorizzazione alla distribuzione dei prodotti assicurativi cross border, sia in regime di stabilimento che di libera prestazione di servizi. 

SECONDA SEZIONE: L’IMPATTO DELLA TRASPOSIZIONE DELL’IDD SUI MERCATI DISTRIBUTIVI LOCALI 
A livello locale, nonostante il positivo generalizzato impatto dell’Idd rispetto alla distribuzione, Eiopa ha raccolto le osservazioni di talune associazioni di consumatori che lamentano la complessità della pratiche distributive, in particolare, delle polizze unit linked, di quelle a tutela di finanziamenti e di credit protection, per via, tra l’altro, di una valutazione di adeguatezza del prodotto troppo formalistica (se non addirittura inesistente) e di mancanza di training dei distributori (in particolare di polizze unit linked). La copiosità delle informazioni fornite ai consumatori può ingenerare confusione, che potrà essere sanata solo mediante una revisione organica del quadro normativo di riferimento. 
Sempre a livello locale, il report evidenzia la necessità di rivedere il concetto di distribuzione assicurativa dando maggiore enfasi alla distribuzione mediante tecniche di comunicazione a distanza. 

TERZA SEZIONE: L’IMPATTO DELLA TRASPOSIZIONE DELL’IDD SULL’ATTIVITÀ DI SUPERVISIONE DELLE AUTORITÀ DI VIGILANZA NAZIONALI 
Il report indica che non tutte le autorità di vigilanza locali dispongono di strumenti sufficienti all’attività di supervisione e che spesso alcune della autorità nazionali sono prive di “poteri intermedi” tra quelli di adozione di misure remediali e di sospensione della commercializzazione dei prodotti. 
Inoltre, nonostante l’incremento di intermediari che si sono nel frattempo dotati di un’autorizzazione allo svolgimento dell’attività in regime di libera prestazione di servizi o di stabilimento, manca ancora una robusta cooperazione tra autorità di vigilanza (ad esempio non è ancora del tutto chiaro se siano le autorità nazionali dello stato di stabilimento a vigilare sul rispetto della disciplina in materia di product oversight governance da parte delle sedi secondarie stabilite o se le competenze siano dell’autorità dello Stato membro di origine) che, secondo alcuni osservatori, potrebbe essere migliorata anche attraverso una maggiore armonizzazione, a livello europeo, della disciplina contrattuale e fiscale applicabile ai prodotti assicurativi.

LA SITUAZIONE ITALIANA
L’Italia, con circa due milioni di intermediari persone fisiche a fronte delle circa 25mila persone giuridiche agenti in qualità di distributori, non si discosta molto dal quadro generale di trend osservati da Eiopa negli altri Paesi europei. 
L’allegato IX al report anticipa che, in attesa dell’entrata in vigore del nuovo organismo che vigilerà sulla tenuta dell’albo degli intermediari assicurativi (Oria), Ivass sta lavorando a un nuovo registro elettronico, al quale gli intermediari potranno avere accesso diretto per modificare le informazioni in esso presenti, che dovrebbe entrare in vigore nell’estate del 2022. 

1 https://www.eiopa.europa.eu/media/news/eiopa-evaluates-european-insurance-intermediaries-markets_en.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Articoli correlati

I più visti