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Frodi creditizie in crescita del 36,7%

Nel primo semestre del 2019 si sono contati circa 16.700 episodi: il danno complessivo è stimato in 77 milioni di euro

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Cresce il fenomeno delle frodi creditizie mediante il furto di identità. Nei primi sei mesi del 2019, secondo l’ultimo osservatorio di Crif, si sono contati circa 16.700 episodi, segnando un rialzo del 36,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il danno economico complessivo è stimato in 77 milioni di euro, mentre l’importo medio si attesta a 4.662 euro. 
“In Italia il furto di identità è un fenomeno sempre più diffuso, che coinvolge persone e aziende”, ha commentato Beatrice Rubini, direttrice della linea Mister Credit di Crif. “La vulnerabilità alle frodi creditizie perpetrate attraverso un furto di identità – ha aggiunto – è accresciuta anche dal fatto che sul web spesso vengono pubblicati dati anagrafici e identificativi, come il codice fiscale, o i recapiti personali, come l’email o il numero di cellulare”.
La maggior parte delle vittime risultano essere uomini (64,9%) e, a differenza di quello che si potrebbe pensare, piuttosto giovani: la fascia di età nella quale si rileva il maggior incremento dei casi è infatti quella dei 18-30enni (+23,2%) e dei 31-40enni (+6,4%) mentre diminuiscono i 51-60enni (-11,0%) e gli over 60 (-15,7%). A livello geografico, invece, le regioni che registrano una maggior incidenza sono Lombardia, Campania, Lazio e Sicilia. La crescita più rilevante si è registrata in Molise (+66,7%), che tuttavia viaggia su livelli ancora modesti), seguita da Liguria (+13,9%), Lombardia (+11,2%) e Sicilia (+9,8%).

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