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Frodi creditizie in aumento

L’Osservatorio Crif stima un danno per 72 milioni di euro. Boom nella categoria auto e moto

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Furto di identità e frodi creditizie, un rapporto che fa sempre più paura. In Italia, secondo l’Osservatorio Crif sulle frodi creditizie e sui furti d’identità, nei primi 6 mesi del 2018, i casi di furto di identità per ottenere credito o acquisire beni con l’intenzione premeditata di non rimborsare il finanziamento e non pagare il bene, hanno superato i 12.100 casi, con una media di più di 66 casi al giorno, con un incremento di 1.100 rispetto al corrispondente semestre 2017. Il danno stimato è pari a circa 72 milioni di euro. Emerge tuttavia un netto calo del valore medio delle frodi, che nel periodo di osservazione è risultato pari a 5.929 euro contro i 7.047 Euro del 2017; la tendenza mostra quindi un interesse dei criminali verso l’acquisizione fraudolenta di beni e servizi di importo più contenuto. 
Nei primi sei mesi del 2018, l’acquisto di elettrodomestici mediante un prestito ottenuto in modo fraudolento resta la tipologia più diffusa, con una incidenza del 30,9% sul totale, anche se si registra un sensibile calo rispetto al corrispondente periodo 2017; al contrario, la categoria auto-moto segna un vero e proprio boom, con il +49,8% dei casi. Tra le varie forme tecniche, il prestito finalizzato continua a fare la parte del leone, arrivando a rappresentare il 72,2% dei casi totali, con una incidenza cresciuta del +28% rispetto al primo semestre 2017 e con un importo medio pari a 5.400 euro. Infine, nel I semestre 2018, i casi di frode con un importo compreso tra i 3.000 e 5.000 euro sono triplicati rispetto allo stesso periodo del 2017, risultando maggioritari con il 21,2% del totale.

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