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Più vecchi, più rischi

Secondo una ricerca di Iama Consulting, il welfare è diventato un asset fondamentale per i consulenti finanziari

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Una vecchiaia più lunga, minata dal rischio crescente delle malattie. L’aumento delle longevità è un tema che sta diventando sempre più rilevante per il mondo assicurativo e per le reti dei consulenti finanziari. Lo ha messo in luce la ricerca Lo star bene degli italiani oggi e nel futuro di Iama Consulting. L’analisi è stata condotta su 500 intervistati, tra i 34 e i 65 anni. Dopo aver indagato sul modo in cui il concetto di benessere che hanno le persone impatta sul proprio futuro e sulle pratiche quotidiane, la ricerca ha provato a comprendere quale ruolo giochino i prodotti assicurativi nel generare benessere. È emerso che per gli intervistati, il benessere deriva principalmente dal lavoro (inteso soprattutto come stabilità occupazionale ed economica) e dalla salute (frutto di una condizione psico-fisica ideale). L’attenzione della ricerca si è quindi concentrata sul valore della salute nel futuro degli italiani. La salute risulta essere l’aspetto del benessere che più viene percepito come “fuori controllo”. Per questo gli italiani si mostrano più preoccupati di mantenere la lucidità mentale e l’autonomia fisica, mentre passa in secondo piano la paura di non avere tempo da dedicare a se stessi, al divertimento o altri hobby. “Le persone vivono più a lungo e l’incidenza delle malattie psicofisiche e della vecchiaia è sempre più alta” ha detto Alessandra Scotton, managing director di Iama Consulting, che ha ricordato come dagli studi scientifici più recenti è emerso che a causa dell’aumento delle longevità, il 30% della nostra esistenza rischia di non essere in buona salute. Per questo, nell’evoluzione del concetto di consulenza i financial advisor dovranno svolgere sempre più un ruolo di risk allocator oltre che di asset allocator. Infatti, secondo Ima Consulting, i clienti rivolgono sempre più attenzione al tempo, alla struttura sanitaria, all’home care e alle possibilità di prevenzione. “I clienti upper affluent e private sono più interessati a conoscere quali sono i servizi assistenziali inclusi nelle polizze, piuttosto che limitarsi alle garanzie tradizionali” ha detto Scotton. In questo scenario, per rispondere alle rinnovate esigenze dei consumatori, la managing director di Iama Consulting ha sottolineato che i consulenti necessitano di una formazione che sappia coniugare conoscenza tecnica, valore ed education.

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