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Il futuro dei pagamenti digitali

Le novità introdotte dalla direttiva Psd2 porteranno le banche a confrontarsi con nuovi player. Una ricerca promossa da Cetif cerca di capire come si muoveranno i consumatori

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Con il recepimento della nuova direttiva sui servizi di pagamento gli operatori tradizionali, le banche, dovranno affrontare nuove sfide. Le disposizioni mirano a favorire la competitività sul mercato, e consentiranno da un lato la nascita di player alternativi (i cosiddetti third party providers), dall’altro lo sviluppo di nuovi strumenti di pagamento in mobilità. La ricerca Payments & Blockchain Hub, promossa da Cetif, ha cercato di capire come il settore bancario sta affrontando questo cambiamento e come invece stanno reagendo i consumatori. Dai risultati è emerso che il 68% dei clienti preferisce ancora la propria banca per la fornitura di servizi di pagamento, anche se il 48% sarebbe comunque disposto a sperimentare nuovi operatori tecnologici in ambito finanziario, come Paypal o Satispay. Inoltre, il 79% utilizzerebbe un servizio digitale offerto da un soggetto diverso dalla propria banca per effettuare pagamenti. Secondo questi risultati, il mobile sembrerebbe un canale capace di spostare gli equilibri della situazione di mercato attuale. Alle banche si prospetta poi un’ulteriore prova, quella del debutto negli Instant payments, il servizio di bonifico istantaneo offerto a livello paneuropeo per il trasferimento di denaro da un conto corrente all’altro in tempi rapidissimi (entro 10 secondi). Così come i servizi di open banking, si profila come un’opportunità aggiuntiva per generare valore all’interno della filiera delle transazioni elettroniche, ma rappresenta un’altra sfida per gli operatori tradizionali. 

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