Investimenti, addio al bancocentrismo
Pir e sostegno alle Pmi sono stati i temi al centro della prima Giornata dell’investitore istituzionale, organizzata a Roma dalla Febaf
18/07/2017
Non solo banche. Tutti gli investitori istituzionali possono offrire il proprio contributo per il sostegno alle imprese italiane. “Gli investimenti devono diffondersi in modo più ampio. Le normative, introdotte dal Governo aiutano questo processo: pensiamo soprattutto ai Pir”. Ad affermarlo, Luigi Abete, presidente della Febaf, che ieri a Roma ha organizzato la prima Giornata dell’investitore istituzionale. L’appuntamento ha riunito assicurazioni (per l’Ania è intervenuto il dg Dario Focarelli), fondi pensione, casse di previdenza e rappresentanti delle istituzioni. Secondo il presidente di Febaf, “siamo ancora in un sistema bancocentrico, ma non possiamo più permettercelo perché le regole impongono un futuro diverso”. Abete ha sottolineato che l’obiettivo di Febaf è “quello di lavorare con il fondo di garanzia per le Pmi per far funzionare meglio le norme di legge attuate nell’ultimo anno, implementandole, risolvendo problemi applicativi e facendole distribuire su un target più ampio di potenziali imprenditori”, applicando al meglio le nuove norme sui Pir e sulla e sulla fiscalità agevolata per gli investimenti di fondi e casse previdenziali.
Come ha ricordato il presidente di Assogestioni, Tommaso Corcos, “i Pir stanno riscontrando un grande successo, raccogliendo flussi di risparmio molto più elevati rispetto alle aspettative iniziali. Ora è importante che anche gli imprenditori imparino a conoscerli e a utilizzarli come canale di finanziamento alternativo al sistema bancario. È importante che li apprezzino in quanto rappresentano un’opportunità sia per gli strumenti di capitale sia per le emissioni obbligazionarie”.
Come ha ricordato il presidente di Assogestioni, Tommaso Corcos, “i Pir stanno riscontrando un grande successo, raccogliendo flussi di risparmio molto più elevati rispetto alle aspettative iniziali. Ora è importante che anche gli imprenditori imparino a conoscerli e a utilizzarli come canale di finanziamento alternativo al sistema bancario. È importante che li apprezzino in quanto rappresentano un’opportunità sia per gli strumenti di capitale sia per le emissioni obbligazionarie”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA