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No polizza? Non parti

Tutto nasce per un inciampo assicurativo riguardante l’insegnante di sostegno di un bimbo autistico

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Un rebus di tipo assicurativo. E quella che doveva essere una normale gita scolastica, nel parco di Villa Strozzi a Firenze, diventa una querelle polemica. Al centro della controversa vicenda un bambino autistico che rischia di dovere prendere il taxi da solo, rimanendo di fatto tagliato fuori dal viaggio con i compagni di scuola. Tutto nasce per un inciampo assicurativo riguardante l’insegnante di sostegno del ragazzino: per legge i bambini devono essere accompagnati da due maestre più, in casi simili, la docente di sostegno. Solo che i pulmini per il trasporto sono omologati per il trasporto di due adulti. Fino a oggi il problema era stato aggirato: il terzo accompagnatore si spostava con mezzi propri. 

Ma secondo la nuova dirigente scolastica mancherebbe la copertura assicurativa “per il viaggio a piedi, in macchina o in autobus del docente di sostegno”. Da qui l’ipotesi della preside dell’istituto di far partecipare il bimbo autistico e l’insegnante di sostegno in taxi. Scelta però bocciata dalla madre del bambino che reputa la decisione inappropriata: perché proprio quello che dovrebbe essere il primo luogo deputato all’inclusione sociale, ossia la scuola, verrebbe meno alla propria funzione “facendo sentire mio figlio diverso dagli altri”. 

Intanto dal Comune di Firenze, in via eccezionale, hanno manifestato l’intenzione di mettere a disposizione un altro pulmino per questa gita.

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