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Cresce la richiesta di prestiti delle famiglie

E’ quanto emerge dall’analisi del patrimonio informativo di Eurisc, il sistema di informazioni creditizie di Crif per il mese di gennaio

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La lieve ripresa della fiducia dei consumatori segna, seppur in maniera provvisoria, un percorso di consolidamento della domanda di prestiti da parte delle famiglie italiane verso i valori pre-crisi. A gennaio, infatti, è risultato in aumento il numero delle richieste di prestiti da parte delle famiglie (nell’aggregato di prestiti personali e prestiti finalizzati): ha fatto registrare un incremento pari a +11,7% rispetto allo stesso mese del 2015. L’anno si apre, quindi, con un segno positivo dopo che a dicembre 2015 il numero di richieste di prestiti aveva fatto registrare una flessione. E’ la fotografia scattata a partire dalle evidenze dell’analisi del patrimonio informativo di Eurisc, il sistema di informazioni creditizie di Crif.

Il comparto risulta ancora sostenuto dalla vivacità dei prestiti finalizzati e, più nello specifico, da quelli relativi all’acquisto di auto e moto. Il fatto però che le decisioni di indebitamento si concentrino verso importi ancora contenuti, seppur in crescita, e classi di durata più lunghe rispetto al passato conferma l’atteggiamento ancora cauto da parte delle famiglie. 
Entrando maggiormente nel dettaglio, il Barometro Crif approfondisce l’analisi disaggregando l’andamento della domanda tra la componente dei prestiti finalizzati e quella dei prestiti personali (sempre considerando i dati ponderati sui giorni lavorativi). Nello specifico, nel primo mese dell’anno i prestiti finalizzati, trainati da quelli richiesti per sostenere l’acquisto di auto e moto, hanno fatto segnare un aumento del +20,4% rispetto al corrispondente mese del 2015. Più contenuto, invece, l’incremento della domanda di prestiti personali (+0,5%), che torna comunque positiva dopo oltre 6 mesi di costanti flessioni. 

“Sul fronte dell’offerta, invece, i crediti deteriorati continuano a gravare sui conti economici degli Istituti, inducendoli a porre la massima attenzione nel mixare strategie commerciali “next to buy” e/o incentrate alla customer experience con una gestione oculata del portafoglio crediti”, commenta Simone Capecchi, direttore predictive information solutions di Crif. 

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