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Fonsai, "la condotta di Paolo Ligresti a solo vantaggio di Premafin"

Nel processo milanese per la responsabilità amministrativa degli enti, UnipolSai si chiama fuori

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UnipolSai si difende affermando che non può essere considerata responsabile di quanto contestato al figlio di Salvatore Ligresti, Paolo, accusato di manipolazione del mercato e falso in bilancio in qualità di ex consigliere di Fondiaria Sai. UnipolSai è imputata per la legge 231/2001 sulla responsabilità amministrativa degli enti nel processo con rito abbreviato a carico di Paolo Ligresti e di altre due persone, che si sta celebrando davanti al Gup di Milano, Andrea Ghinetti. In sostanza, la difesa della compagnia bolognese punta a dimostrare che le condotte degli ex vertici di Fondiaria Sai non sono state nell’interesse della compagnia assicurativa, ma nel solo interesse dell’azionista di maggioranza, cioè Premafin, la finanziaria della famiglia Ligresti.
L’avvocato di UnipolSai, Ermenegildo Costabile, ha riassunto la sua arringa difensiva al termine dell’udienza di ieri, specificando di “non essere entrato nel merito delle accuse” ma sottolineando che in ogni caso “non ci sono stati vantaggi per Fondiaria Sai ma gravissimi danni patrimoniali”. Anzi, ha ribadito il legale, “se la riserva sinistri di Fondiaria Sai è stata alterata, come da capo di imputazione, è stato fatto nell'interesse dell’azionista Premafin”, controllata dalla famiglia Ligresti, “per non vedersi diluire la partecipazione nella stessa Fondiaria Sai”.

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