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L’Umbria si autoassicura

Sui sinistri stradali causati dagli animali selvatici, a carico dell'assicuratore saranno riversati solo i danni superiori a 20 mila euro

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La Regione Umbria sceglie l’autoassicurazione sui sinistri stradali causati dagli animali servatici. A carico dell’assicuratore saranno riversati solo i danni superiori a 20 mila euro, per il resto sarà la Regione a rimborsare gli automobilisti. Si tratta di un modello sperimentale della durata di un anno, annunciato dall’assessore regionale all’agricoltura, Fernanda Cecchini. 

La Regione Umbria spende per un contratto assicurativo con oneri per un milione, 10 mila 500 euro di premio assicurativo con franchigia aggregata annua di 940 mila euro e franchigia per sinistro di 25 mila. Ma la polizza è stata disdettata anticipatamente dalla compagnia in quanto ritenuta eccessivamente onerosa e, spiega l’assessore, “da un’indagine effettuata sul mercato, l’onere con nuove assicurazioni, per premio annuo e franchigia, sarebbe superiore al precedente”. La giunta regionale ha lamentato come, negli ultimi anni, il costo complessivo del premio assicurativo sia andato comunque crescendo. L

a Regione attiverà, attraverso bando pubblico, una convenzione con uno studio peritale per la valutazione dei danni materiali e biologici e una polizza solo per i danni catastrofali superiori a 20 mila euro. Cecchini è convinta che “questo produrrà un apprezzabile razionalizzazione e risparmio di spesa e una semplificazione delle procedure”.

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