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Verso lo sciopero nazionale dei lavoratori delle assicurazioni

Tensioni per il mancato rinnovo del contratto collettivo nazionale da parte dell'Ania

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I sindacati di settore Fiba Cisl, Fisac Cgil, Fna, Snfia e Uilca hanno annunciato che si va verso uno sciopero nazionale dei lavoratori del settore assicurativo a causa dei rinvii nella firma del nuovo contratto collettivo nazionale. «La possibilità di giungere, in tempi ravvicinati, ad una positiva e pragmatica soluzione del negoziato -si legge in una nota delle segreterie nazionali - e al recupero del potere d'acquisto dei salari rispetto all'andamento inflattivo, senza mettere in discussione l'impianto contrattuale attuale, è stata ancora una volta rinviata dall'Ania, che chiede tempo per ulteriori riflessioni». «L'atteggiamento dell'Ania - proseguono i sindacati- esaspera ulteriormente il clima sindacale nel nostro settore in un fase caratterizzata da importanti processi di fusione, riorganizzazione e ristrutturazione dei Gruppi assicurativi che richiedono semmai pragmatismo e relazioni industriali ispirate a modelli finalizzati alla ricerca di soluzioni concordate tra le parti». Né va sottovalutato, avvertono i sindacati «l'impatto dei rinnovi delle contrattazioni integrative aziendali nelle imprese e nei gruppi». Ora, «in attesa delle ulteriori riflessioni dell'Ania», informano Fiba Cisl, Fisac Cgil, Fna, Snfia e Uilca «la mobilitazione della categoria continua e si intensifica».
In segno di protesta contro il ritardo del rinnovo contrattuale dunque, dicono i sindacati si procederà al «blocco delle attività degli Enti Bilaterali e degli organismi Paritetici (Fondo di Solidarietà, Fba, Enbifa, Commissioni; a presidi di massa nelle piazze assicurative con la partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori attraverso l'utilizzo di ore di assemblea; a iniziative di denuncia pubblica, insieme alle Associazioni dei Consumatori, sul fenomeno dei costi elevatissimi delle tariffe RC Auto; all' organizzazione di una grande manifestazione nazionale con sciopero generale della categoria». «Dobbiamo convincere l'Ania a riannodare il filo del dialogo sociale -concludono i sindacati- che ha sempre rappresentato un valore fondamentale nelle relazioni industriali del nostro settore. Non si può vendere e promettere “sicurezza” ai cittadini e negare ai propri dipendenti il diritto ad avere il rinnovo del contratto di lavoro scaduto da oltre due anni».

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