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Rc auto, nel 2012 le tariffe sono aumentate in media del 6%

Secondo Federconsumatori le situazioni più critiche sono quelle dei neopatentati e del Meridione

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L'associazione Federconsumatori ha lanciato nei giorni scorsi un appello al Governo affinché si ponga un freno all'aumento delle tariffe Rc auto. Infatti, nonostante sia calato il numero degli incidenti stradali, il costo dell'assicurazione obbligatoria non accenna a diminuire, anzi dal 2001 ad oggi è cresciuto mediamente del 109%.
Anche l'ultima indagine svolta dall'Osservatorio nazionale Federconsumatori evidenzia un aumento medio nel 2012 intorno al 6%. L'analisi è stata svolta su un campione di cittadini tra i 18 e i 50 anni che devono assicurare un auto nelle regioni del Nord, del Centro e del Sud del paese, prendendo in considerazione le prime cinque compagnie assicurative che coprono oltre il 60% del mercato italiano.
A pagare il prezzo più alto sono i neopatentati, con una spesa che varia mediamente dai 2.000 ai 4.000 euro -con punte ancora più elevate soprattutto al Sud - pari ad un aumento rispetto allo scorso anno che sfiora il 19%. Incrementi più contenuti, ma sempre consistenti, per i cinquantenni in classe di massimo sconto, intorno al 4-5%.

Un andamento intollerabile che denunciamo da anni - lamenta Federconsumatori - e che continua a decurtare il potere di acquisto delle famiglie già vessate dal continuo aumento di prezzi, tariffe e tassazione". L'associazione auspica un intervento risolutivo del Governo volto ad incrementare la trasparenza e la competitività dell'intero settore, e a rendere più effettivo e stringente il contrasto alle truffe e ai comportamenti scorretti. Rispetto a questo, Federconsumatori segnala situazioni di eccezionale gravità nel Meridione che "a nostro parere configurano una piena violazione della legge dell'obbligo a contrarre". In sostanza alcune compagnie adotterebbero da tempo "comportamenti al limite della legalità operando disdette strumentali, per poi riproporre una nuova polizza con prezzi elevatissimi, nel migliore dei casi con un aggravio del 50%".

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