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Adiconsum, il Governo doveva osare di più

Sul Decreto Sviluppo bis, l’associazione dei consumatori chiede tempi rapidi di attuazione

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Parziali e inadeguate le norme sulla lotta alle frodi assicurative, condivise invece le norme sulla concorrenza in particolare per quanto riguarda l'abolizione del tacito rinnovo, l'obbligo di presentare una polizza-base con criteri comuni e quindi facilmente confrontabili dagli utenti e la presenza di aree riservate ai consumatori sui portali web delle compagnie per pagamenti, rinnovi e consultazione dei contratti. La posizione di Adiconsum in queste settimane di discussione del Decreto Sviluppo bis è stata sempre molto chiara e anche in occasione della recente audizione in Senato, il segretario generale Pietro Giordano, ha ribadito la positività di alcune delle misure adottate, ma anche la sostanziale inefficacia del disegno complessivo. Molto è stato fatto, ma sicuramente si poteva osare di più" ha detto Giordano che ha aggiunto: "riteniamo che molti siano i nodi da sciogliere perché queste disposizioni diano quella marcia in più al Paese, a partire dei provvedimenti attuativi, cosa che comporta inevitabilmente dei rallentamenti. Per questo chiediamo che vengono fissati termini brevi per la loro emanazione".

Adiconsum ha inoltre chiesto che nella conversione in legge del decreto "considerando la grave situazione del Paese, siano recuperate anche solo parzialmente le multe comminate dall'Antitrust alle imprese per comportamenti scorretti verso i consumatori per la costituzione di un Fondo paritetico". Si tratterebbe di un Fondo alimentato attraverso i contributi delle aziende che dalla risoluzione stragiudiziale dei contenziosi hanno ottenuto "indubbi benefici economici e di immagine", mentre per la gestione finanziaria di tale Fondo, l'Associazione chiede l'affidamento ad un'Autorità indipendente.

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