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Agenzia internazionale energia: 2023 da record per le rinnovabili

Secondo il World energy outlook, è l’anno della tecnologia solare, mentre faticano gas e eolico. Per la Iea è il momento di accelerare per raggiungere l'obbiettivo 1.5°C

Agenzia internazionale energia: 2023 da record per le rinnovabili
L’Agenzia internazionale dell’energia (Iea) ha presentato oggi il suo rapporto sugli scenari energetici più importante, il World energy outlook (Weo) per il 2023. Stando al documento, con 500 GW di capacità installata, il 2023 è già un anno record per le rinnovabili. La tecnologia solare emerge dominante, con una capacità manifatturiera in espansione. Altre tecnologie hanno invece subito rallentamenti negli investimenti e hanno sofferto di colli di bottiglia nella catena di approvvigionamento (ccus, idrogeno nei trasporti, eolico).

Nuvole su idrogeno e ccs: l’Agenzia ritiene infatti le politiche esistenti ancora insufficienti per raggiungere il target net-zero. I biocombustibili si riducono per la forte competizione dell'elettrico e per la maggior efficienza nel trasporto navale e aereo, quest'ultimo in diminuzione anche per le scelte ambientali dei passeggeri. Le politiche sono centrali e stanno andando nella giusta direzione in tutti i paesi. Tuttavia, la Iea sottolinea che è il momento di accelerare per poter raggiungere l'obbiettivo 1.5°C (attualmente la direzione è 2.4°C), obiettivo raggiungibile solo se non si permette di frammentare ulteriormente il mondo e i mercati.

L'elettrificazione dei consumi ha un ruolo più rilevante rispetto all'ultimo Weo, merito della diffusione di veicoli elettrici e pompe di calore (anche se l'Italia sulle pompe di calore sembra in forte controtendenza nel 2023). Importante l'accento posto sullo sviluppo delle reti elettriche, fondamentale affinché la decarbonizzazione avvenga nei tempi previsti e senza ritardi. Il gas ha invece terminato la sua golden age e per il quinto anno di fila le proiezioni al 2040 sono sempre minori.

L'Europa non è sola: gli Stati Uniti hanno messo in campo una potente politica industriale che spinge l'elettrico made in USA; la Cina ha raggiunto un livello di sviluppo e una capacità di produzione di tecnologie rinnovabili tali da poter arrivare al picco di emissioni a metà di questo decennio. Nonostante gli eventi degli ultimi tre anni, quindi, il nuovo Weo consente di guardare al futuro con un certo ottimismo.

“L’outlook 2023 della Iea è tutto sulla decarbonizzazione, non c’è un’altra energia. Un lavoro contro i luoghi comuni dell’immobilismo climatico: la transizione è in atto a livello globale e l’obiettivo 1.5°C è possibile, ma a condizione che le politiche rafforzino la transizione su solare, elettrificazione, strategia industriale e sostenibilità sociale”, ha commentato Matteo Leonardi, co-fondatore & co-direttore esecutivo, politiche nazionali di Ecco, il think tank italiano per il clima. “Non serve una politica polarizzata sul clima, ma scelte capaci di presentare una strategia in queste quattro dimensioni”.

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