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Generali nel 2013, utile netto a 1,9 miliardi di euro

Il miglior risultato da sei anni. Nel 2012 la cifra era di 94 milioni. Migliora il risultato operativo che sale a 4,2 miliardi (+5,3%). Superato il target 2015 di net free surplus. Raddoppia il dividendo

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Il gruppo Generali ha migliorato quasi tutti i risultati nel 2013, raggiungendo un utile netto di 1,9 miliardi di euro, il migliore degli ultimi sei anni, a fronte di 94 milioni del 2012. Tenendo conto dei proventi delle dismissioni e della rivalutazione della quota in Bankitalia (290 milioni ante imposte), le svalutazioni straordinarie di Telco (-189 milioni), e di Bsi (-217 milioni), hanno avuto complessivamente un impatto trascurabile.
Il risultato operativo sale a oltre 4,2 miliardi (+5,3%) dai 3,9 miliardi del 2012. Il patrimonio netto cresce del 4% a 19,7 miliardi dai 19 del 2012. Il dividendo per azione sarà proposto all'assemblea a 0,45 euro per azione, più che raddoppiato rispetto ai 20 centesimi del 2012. 

Il gruppo Generali ha inoltre ridotto nel 2013 la propria esposizione sui titoli di Stato italiani, passando da 58,5 a 54,8 miliardi di euro, con un calo del 6%. Anche nell'anno in corso continueranno le vendite dei bond, "a scopo di diversificazione".

DATI TECNICI 
Per quanto riguarda i dati tecnici si registra un forte miglioramento della generazione di cassa, con un superamento del target 2015 del net free surplus che raggiunge 2,1 miliardi (+38%). Questo risultato contribuirà fortemente al nuovo obiettivo fissato da Generali nello scorso Investor Day di Londra, cioè un ramittance ratio al 75%. Il valore determina quanto del surplus lordo sarà trasferito alla holding.

TARGET
Realizzati significativi progressi verso i target al 2015: il Roe operativo cresce di 80 punti base a 12,1%, vicino al target 2015 del 13%. L'indice di solvibilità a febbraio 2014 era al 150%, in linea con il target 2015 del 160%, a fine 2013 era del 141%. La riduzione del debito è di 500 milioni con un miglioramento dell'8% del debt leverage ratio a 39,6% (target 2015 a 35%). Le dismissioni di asset non core ammontano a 2,4 miliardi, con un target 2015 di 4 miliardi.

RAMO VITA
La raccolta premi resta ferma a 66 miliardi come nel 2012. Per quanto riguarda la ripartizione tra i rami, il business vita si mantiene stabile a 45,1 miliardi di euro (+0,2%) con un miglior mix verso prodotti a margine più elevato, mentre la nuova produzione ha una migliore redditività con margini al 21% contro il 19,2% del 2012. Il risultato operativo del segmento è aumentato a 2,6 miliardi, con un incremento del 4,3%.
La nuova produzione in termini Ape si attesta a 4,4 miliardi (-1%), con un calo dei premi annui (-1,9%) e un lieve sviluppo dei premi unici (+0,4%), soprattutto grazie all'Italia (+19,1%) e alla Germania (+19,4%). La raccolta netta vita è in crescita a 8,7 miliardi, quasi il triplo rispetto alla fine dell'anno precedente, grazie al contenimento di riscatti e scadenze e al buon andamento della raccolta.

RAMO DANNI 
Nel ramo Danni, i premi flettono leggermente dello 0,6% a 20,9 miliardi. Generali riconosce in proposito la "difficile congiuntura economica in alcuni mercati core". Il combined ratio è praticamente stabile a 95,6% (-0,2%), mentre le catastrofi naturali hanno pesato per il 2,3% (1,5% nel 2012) a 460 milioni. Sinistralità complessiva (68,5%, -0,2%) ed expense ratio a 27,1% restano stabili. Il combined ratio migliora significativamente in Italia a 92,4%, dal 95,7% del 2012, mentre peggiora sia in Francia (+4,1%) sia in Germania (+1,2 %). I Paesi comunitari comunque riconfermano l'elevata redditività tecnica con un combined ratio a 88,8% (+0,3%). Il risultato operativo è comunque in crescita del 3,5% a 1,6 miliardi di euro.

L'OUTLOOK 2014
Per il 2014 Generali si attende un ulteriore miglioramento del risultato operativo e dell'utile netto e dell'esposizione, in linea con il piano strategico triennale. Ci saranno ulteriori "interventi mirati sulla rete di agenzie e sul rafforzamento del gruppo nella distribuzione integrata su più canali". Nel segmento vita, saranno, in particolare, sviluppate le coperture protezione e i prodotti unit linked, che permetteranno di mantenere stabile la produzione vita e buona la profittabilità.

IL COMMENTO DI GRECO
"Per la prima volta dopo molti anni - ha commentato il group ceo, Mario Greco, nella nota per la stampa - il risultato netto deriva interamente dalla gestione e non è influenzato da partite straordinarie". Il top manager rivendica quindi l'uscita da molti patti di sindacato (tra cui Pirelli, Rcs, Mediobanca, un primo disimpegno da Telco, Prelios, Gemina) e soprattutto la dismissione degli asset non core per 2,4 miliardi di euro e le acquisizioni di minorities in aree strategiche per 1,5 miliardi. 
A proposito di Telecom, Greco ha riferito che Generali uscirà dalla cabina di comando Telco al primo slot utile, cioè a giugno o al più tardi a febbraio 2015. 
Per quanto riguarda la cessione di Bsi, il top manager si è detto fiducioso perché ora le condizioni sono migliorate, anche "dopo la svalutazione della quota e l'eliminazione di alcuni elementi di incertezza nella trattativa. Ora il book value riflette più correttamente la redditività del business. Non dò indicazioni sui nomi con cui siamo in contatto ma è più semplice concludere le trattative dopo che sono state eliminate incertezze fondamentali come quelle sul trattamento dei clienti americani". Comunque "non ci sono tempi precisi" sulle trattative. 
"E' stata rafforzata la struttura manageriale e semplificata la governance del gruppo - si legge nel comunicato -, che adesso è in linea con le best practice internazionali. Nel 2013 abbiamo generato un ritorno complessivo per gli azionisti del 26%. I risultati del 2013 e il dividendo più che raddoppiato confermano dunque che siamo sulla strada giusta".
Sulla ristrutturazione delle attività di Generali in Italia, Greco dice che "per ora non c'è nessun grosso problema", tuttavia la ristrutturazione è "gigantesca". Per il riassetto "il 2014 è un anno molto importante", che è iniziato con la migrazione in un unico sistema informatico derivante da quello della vecchia Generali che viene progressivamente esteso alle ex agenzie Ina Assitalia e Toro. Inoltre viene proposta una nuova gamma di prodotti integrata e il prossimo mese inizieràla campagna di marketing in Italia che "spingerà non solo il marchio Generali ma anche i nuovi prodotti".

L'Investor Day 2014 di Generali si terrà il prossimo 19 novembre. 

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