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Un premio al Borgo San Felice di Allianz

Relais & Chateaux ha assegnato il prestigioso sustainability trophy 2022 al progetto sociale “L’orto e l’aia nel borgo”

Un premio al Borgo San Felice di Allianz
Borgo San Felice, l’albergo diffuso a cinque stelle di proprietà del gruppo Allianz a Castelnuovo Berardenga (Siena), ha ricevuto il Sustainability Trophy 2022.

Nello specifico, il prestigioso riconoscimento internazionale è stato assegnato per il progetto di inclusione sociale L’orto e l’aia nel borgo, ideato e sviluppato dalla Fondazione Allianz Umana Mente con Borgo San Felice, in collaborazione con la Regione Toscana, il Comune di Castelnuovo Berardenga (Siena) e il locale Comitato della Terza Età.

Il Sustainability Trophy viene assegnato ogni anno da Relais & Châteaux, associazione internazionale che riunisce hotel di charme e ristoranti gastronomici in tutto il mondo. Il progetto L’orto e l’aia nel borgo è stato premiato in quanto “esempio di eccellenza che brilla per gli straordinari risultati ottenuti e per la passione e lo spirito di famiglia che lo caratterizzano”.  riconoscendo l’impegno di Borgo San Felice nell'ambito della sostenibilità ambientale e sociale.

Il progetto L'orto e l’aia nel borgo vede attualmente protagonisti sei ragazzi con disabilità del territorio senese (Andrea, Antonio, Daniele, Matteo, Piergiorgio e Simone) che coltivano la terra e si prendono cura dell’aia, ciascuno con una propria spiccata personalità e con mansioni specifiche, sotto la guida degli operatori delle cooperative Koinè e Betadue e imparando dall’esperienza degli anziani volontari del territorio. L’orto occupa circa un ettaro: i suoi prodotti biologici e a km 0 sono utilizzati dall’executive chef stellato Juan Quintero nei ristoranti di Borgo San Felice o venduti sul territorio nei mercatini locali.

Maurizio Devescovi, direttore generale di Allianz Spa e presidente della Fondazione Allianz Umana Mente, ha ricordato che “L’orto e l’aia nel borgo è un progetto di agricoltura sociale ideato nel 2012 dalla nostra fondazione in collaborazione con San Felice e lo abbiamo presentato ad Expo 2015 come esempio di agricoltura sostenibile. Originariamente, avevamo previsto di integrare questi ragazzi con disabilità con altri coetanei, ma abbiamo poi scoperto il valore di farli affiancare dai pensionati della zona, per tramandare il loro sapere, e così il progetto è decollato. L'iniziativa – prosegue Devescovi – promuove il valore dell'inclusione in cui crediamo fortemente come Allianz e che perseguiamo nella relazione con tutti i nostri stakeholder anche attraverso la missione sociale della nostra Fondazione Allianz Umana Mente”.

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