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Sna: il congresso è alle porte, e…..

Il prossimo Congresso Nazionale elettivo del  Sindacato Nazionale Agenti  (Sna)  è alle porte. Le competenze di cui abbiamo bisogno, oggi, sono tante. Non possiamo sottovalutare il succedersi delle notizie sul disastro finanziario, non solo nazionale. E sarebbe oltremodo assurdo – in questo particolare momento – far emergere “ideologie” di sotto fondo ancorchè confuse. Urgono, ed è un accorato appello ai migliori colleghi, competenze vere.
 
La situazione generale nella quale si sta dibattendo l’intera categoria è gravissima; inutile dilungarsi sui particolari, che tutti conosciamo benissimo, evitando – volutamente – la ricerca dei responsabili.  Oggi  non avrebbe più alcun senso.  E’ solo utile, a questo punto, guardare al futuro. Tutto ciò, comunque, ci obbliga a trovare, nell’immediato, soluzioni credibili piene di contenuti veri.
 
Il  Congresso Nazionale, concepito dallo Statuto  come massima Assise democratica, è sovrano.  Quindi è giusto e necessario pensare  già da  oggi alle prossime elezioni che, salvo contrordine, dovrebbero svolgersi il 12, 13 e 14 gennaio 2012. Ma forse è anche giunto il momento di ripensare il modo stesso di fare sindacato. Non certo per proporre un’anti-politica populista e demagogica.  Non certo per togliere ai  delegati  ciò che gli spetta.  Ma per suggerire agli stessi di scegliere anche sulla base  del sapere e delle competenze dei candidati  e non più e non solo in base a logiche di cordate più o meno  coese. Insomma… evitiamo il "di che ti mando io"….
 
Se il nostro Sindacato si è progressivamente impoverito e svuotato di idee e  strategie  concrete,  è anche perché, per troppo tempo, lo abbiamo sommerso di discorsi vuoti, dove quello che contava non era più quello che si  garantiva , ma  come lo si diceva.
Perché la forma ha troppo spesso  preso il sopravvento sul  contenuto. Come se bastasse ripetere, in ogni sede, le stesse formule promettendo l’impossibile per acquisire, magicamente,  consensi,  credibilità e…competenze.
 
Ormai  moltissimi Colleghi sono disincantati, anche se, dobbiamo dircelo schiettamente,   assenti alla partecipazione attiva del loro stesso futuro, non si accontentano più delle  “parole in libertà” di cui, nell’ultimo quinquennio, molti dirigenti nazionali  si sono riempiti la bocca . Oggi  la categoria richiede concretezza. E il primo passo della concretezza è essere capaci, dopo tanti veri  o presunti ‘inciuci’, di celebrare il più importante appuntamento, appunto il  Congresso, nel luogo dove è stato  convocato e non fuori, in qualche remota saletta riunioni,  svuotando i contenuti del l’importante assise, scippando ai delegati le doverose ed autonome scelte.
 
Il primo passo verso il cambiamento, per un Sindacato che vuole essere  al passo con i tempi, è quello di fare gli atti che ci attendono e che tutti auspichiamo, in  modo corretto, rispettando  il dettato del Congresso stesso, dello Statuto e  le diverse sensibilità politiche.
 
Coloro che si candideranno alla guida del  Sindacato Nazionale Agenti dovranno confrontarsi su programmi chiari: pochi punti possibilmente realizzabili.   Auspichiamo che partecipino alla importante competizione, Colleghi noti per le loro esperienze professionali e capacità, che percepiscano l’attività sindacale come missione volontaria e non come occupazione di un “posto al sole”; che sappiano ben discernere il punto di partenza di questa nuova esperienza, per mettere un po’ di ordine e immediatamente identificare i reali problemi da risolvere, che sono tanti e serissimi, nell’interesse di tutti gli Agenti italiani.
 

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