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Cronaca dal XLV Congresso: vincitori e vinti

Tra genuine emozioni, scrosci di applausi  e lacrime di gioia, cala il sipario sul XLVCongresso Nazionale del Sna.

Vince la  squadra diClaudio Demozzi, 45 anni, trentino, agente plurimandatario, Presidente.  

Undici persone al suo fianco, di cui  quattro donne, dividono con lui l’onere e l’onore di guidare questa  categoria. Vice presidente vicario GiancarloGuidolin di Como e vice presidente Giorgia Pellegrini di Roma.

Tutti   giovani,  al di sotto dei 50 anni, dotati di grande entusiasmo,impegnati a svecchiare e incollare i cocci  di questo sindacato, smarrito per strada nelcorso dell’ultimo quinquennio, riguadagnare credibilità e ruoli  all’interno del mercato. Progetti ambiziosi  per il futuro della categoria, che hannosaputo convincere i congressisti, e valutati,  dai più,  realizzabili.  

Entusiasmo alle stelle:  proprio questo entusiasmo, che ci è parso contagiosocome il morbillo, li ha portati alla vittoria.  Vittoria guadagnata correttamente, ma sul filodi lana. Solo 9 voti dividono Roberto Salvi e la sua squadra, dal vincitore.Vincitore che incassa 208 preferenze, contro la squadra perdente che ne riceve199. 50 schede annullate, 15 bianche, qualche defezione prima del voto.

Alcuni componenti della squadra perdente hanno tenuto, sinoa cinque minuti prima del verdetto ufficiale,  l’atteggiamento dei  “vincitori”, sbandierando  la “certezza” della vittoria un po’ a tutti,persino il numero di preferenze che avrebbero incassato. Questo atteggiamentoha dimostrato ai presenti una grave caduta di stile senza prudenza.

Solo Roberto Salvi, presidente mancato, ha salutato ilvincitore affermando che da oggi sarà anche il suo Presidente. Bon ton salvo!

Il Congresso si chiude tra ali di colleghi che applaudono.

Come succede nelle migliori famiglie, molti dichiarano diaver ampiamente previsto il risultato…

E’ vero: loro erano i migliori… Tutti pronti a saltare sulcarro del vincitore.

C’est la vie.

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