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Le questioni complesse della nuova Ivass

Parte concretamente l’attività dell’Ivass (Istituto di vigilanza sulle assicurazioni), che sostituisce definitivamente l’Isvap, presieduta per anni da Giancarlo Giannini, presidente molto discusso, nel bene e nel male. Dal 1° gennaio si incardina definitivamente, sotto la direttiva della Banca d’Italia. Non credo sia causale che a dirigere l’Ivass sia stato nominato il direttore generale di Via Nazionale, Fabrizio Saccomanni, che verrà coadiuvato nella sua delicata incombenza da Alberto Corinti e Riccardo Cesari, ambedue nel ruolo di consiglieri. 

Da questa sorta di triumvirato/direttorio, verranno prese tutte le decisioni strategiche. E’ ipotizzabile che l’obiettivo della Banca d’Italia sia quello di coprire la vigilanza su banche e assicurazioni sotto un’unica regia, agevolando sinergie tra le due strutture, pur mantenendo la reciproca autonomia. L’entrata di Saccomanni al vertice dell’Ivass  avviene in un delicato momento della vita dell’ex Isvap. Va affrontata la debacle di Giancarlo Giannini, indagato dalla magistratura torinese per concorso in falso in bilancio. Inchiesta che si sta occupando anche delle “riserve” Fondiaria/Sai. Tutto ciò è salito agli onori della cronaca grazie alla fusione con Unipol, che verrà definitivamente conclusa durante le rispettive assemblee nel prossimo aprile. Rammentiamo inoltre che la Consob ha ritenuto “non conformi” ai sani principi contabili i bilanci del 2011. Nell’occhio del ciclone quelli di Fonsai, Premafin e Milano Assicurazioni, anche per il consolidato 2011. 

A questo va aggiunto il primo semestre 2012 di Unipol. Pare vengano anche confutati modi e termini di valutazione di parecchi investimenti in titoli di debito “strutturati”. Ma Unipol rigetta con forza le “interpretazioni” adottate dalla nuova delibera Consob. Precisa sempre Unipol di ritenere la propria contabilità, assolutamente lineare alla prassi comune. Tutto quanto asserito dal grande gruppo assicurativo, è suffragato da tre importanti società di revisione, come Ernst & Young, KPMG e Price Waterhouse & Coopers spa.  Unipol, comunque, si dichiara disponibile a modificare o adeguare la propria contabilità in base ai dettami indicati da Consob. Precisa una nota di Unipol che tutto questo, non ha alcun effetto concreto sui propri bilanci civilistici e sulla controllata Unipol Assicurazioni S.p.A. A questo punto,  il “direttorio” Ivass  è costretto a dar inizio alla propria  attività, tra problemi delicati e di non facile soluzione. Diciamo pure che il 2013  presenta le sue prime patate bollenti, anche perché, a questo proposito, la stessa Ivass dovrebbe dare via libera ad argomenti importantissimi, sotto molti profili. 

I  Cda  di Fonsai e Unipol hanno da poco deliberato il progetto di fusione e gli scontati “concambi”, non senza una nota di concreta sofferenza!  A questo proposito, si apprende inoltre che Giampaolo Galli, ex direttore generale Ania,  nominato Consigliere da Assogestioni,   non abbia votato. Si è astenuto e pare abbia motivato l’accaduto specificando di non essere  stato in  grado di esprimere un’opinione sufficientemente informata, perché gli mancavano le “condizioni” per decidere consapevolmente! Decisione da molti non gradita. A tutto ciò vanno aggiunte le tante contestazioni, le diverse valutazioni sulle stime di valori economici. Si fa inoltre presente che nessuno degli “advisor” coinvolti nella complessa operazione, hanno osato azzardare valutazioni concrete e puntuali per le singole compagnie partecipanti alla fusione. 

Tutti questi avvenimenti non sono ancora stati confermati da Consob, che sta evidentemente completando le indagini, i vari approfondimenti,  e fino a quando non dichiarerà il suo pensiero conclusivo, questo mercato resterà nel dubbio, nell’incertezza. Fermo ed impregiudicato, inoltre,  il contenzioso avviato da Isvap contro Unipol riguardo le “minori riserve”, ad oggi problema ancora non chiarito. L’inizio di attività di Saccomanni e dei due Consiglieri Ivass, dopo quanto esposto, fa comprendere che  il clima, attorno alle loro scrivanie, è sufficientemente incandescente. La matassa da dipanare, pur tenendo conto della loro acclarata esperienza e saggezza, non sarà facile. Non resta che aspettare gli eventi, senza sottovalutare che : “summum ius, summa iniuria” !! 

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