Insurance Trade

Un grazie a Lucio Modestini

Il Fondo Pensione Agenti è nato per garantire maggiore tutela previdenziale alla categoria degli agenti di assicurazione che operano per le compagnie associate Ania. Con l’entrata in vigore del D.L. 124/93, lo stesso è iscritto alla sezione Albo, che viene gestita dalla Commissione di Vigilanza Fondi Pensione (Covip). Sono circa 16.000 gli iscritti, e già 10.000 i pensionati.
Due settimane fa i Delegati dell’Assemblea del Fondo, in seduta ordinaria, si sono espressi sul bilancio 2012 (approvato praticamente all’unanimità, con un solo astenuto) e hanno eletto il “nuovo” c.d.a. (con elezione separata per ciascuna categoria: agenti iscritti e rappresentanti imprese). Elezione che, per gli agenti, ha visto emergere con il massimo dei voti, Francesco Pavanello, preferenze avute dai delegati di matrice  Sna, ma anche dai colleghi Unapass. Segue Paolo Bullegas e in rappresentanza dei “pensionati”, è stato scelto Sergio Giovanardi. Per le compagnie sono stati votati Roberto Manzato, Tommaso Montelli e Francesco Nanni. Nella prossima riunione di insediamento, il c.d.a. eleggerà il nuovo presidente del FPA (di estrazione agenziale), mentre il vice presidente spetta alle imprese. Così recita lo Statuto.

Perché un nuovo presidente? 
Il presidente  Lucio Modestini, che ha gestito per 14 anni, e molto bene, il Fondo stesso, deve lasciare per raggiunti  limiti di età, ma anche per  precisi vincoli statutari del Fondo,  che impediscono un ulteriore rinnovo. E’ giunto al  termine di questo complesso quanto importante percorso, dopo una strada lunga e sempre in salita. Salita difficile per varie ragioni; la prima e, certamente la più ostica, è stata quella di dover far comprendere all’intera categoria, quanto importante fosse la previdenza integrativa. Sembra inverosimile ma è così!  Proviamo a fare mente locale, pensando a un Lucio Modestini che deve faticare negli anni per far comprendere ai propri colleghi - che di professione  vendono proprio previdenza e tutela (questo non va dimenticato) - come sia importante pensare  anche al “proprio” futuro. 

Sempre Modestini, ha dimostrato di saper gestire le continue riforme sulla previdenza complementare, ma anche statale, il continuo legiferare dei Governi che si sono succeduti, per allinearsi a un’Europa avanzata e maggiormente propositiva. Afferma, sempre il presidente uscente, di aver “lottato con tutto se stesso”, soprattutto per far interagire la categoria degli agenti di assicurazione, nell’ambizioso progetto di arrivare all’età pensionabile con una ulteriore piccola ma dignitosa pensione, in aggiunta a quella Inps, senza mai dimenticare la differenza sostanziale che sta tra il modesto contributo versato e l’incassato. Certamente la pensione oggi percepita non è alta, pur considerando che la stessa  rappresenta consistenti  multipli del contributo pagato, che danno diritto anche a “invalidità e reversibilità”. 

Il Fondo è giovane (1975), e a nessuno dei lettori può sfuggire un immediato quanto semplice conto attuariale. Pensionati che nel corso della loro vita professionale hanno versato non più di 15/20 milioni di  “lire“ e già, da oltre  un decennio, percepiscono circa  5000 - euro all’ anno!  Al di là dei “si dice”…. è stato un buon investimento. Senza mai dimenticare le tabelle di mortalità di allora e quelle odierne. Le speranze di sopravvivenza si sono enormemente allungate e questo – obiettivamente – sta diventando “ il problema”.

L’aretino Modestini ha inoltre potenziato fortemente il patrimonio del Fondo stesso. Come già detto, il contributo versato dalla categoria  a favore del proprio Fondo è sempre stato morigerato. Gli aumenti, anch’essi decisamente equilibrati, si sono visti  solo con l’approvazione dell’Ana 2003. Ma non credo sia finita ….
Oggi il FPA ha spalmato attorno a sè solidità, evoluzione sociale e concretezza. E’ un ente ben strutturato, suddiviso in aree di competenza, grazie anche a personale specializzato e di primissima qualità. 

Il direttore, Sandro Bianchini, ha saputo ben supportare i gravosi impegni dei c.d.a. che si sono succeduti  e – contemporaneamente -, ha saputo offrire alla categoria tutta, servizio e consulenza di primissimo piano. Professionalità e cortesia al servizio di tutti.
Come facevo cenno prima, tante sono state, durante questa presidenza, le disposizioni legislative che hanno riguardato le attività dei Fondi. Certo, il più significativo, è stato trasformare l’associazione liberamente costituita nel 1975 (Cassa Pensione), in passaggio al FPA, con l’acquisizione di personalità giuridica.

Sempre al presidente va il merito di aver fatto approvare alle parti sociali  (Ania e Sindacati), un emendamento pro Fondo stesso, e trasferito nell’Accordo Nazionale Imprese/Agenti 2003, dove i contributi (notevolmente cresciuti) fossero, per il 50% , a carico delle compagnie. Inoltre, quando l’Inps nel 2012  ha promulgato la data del pensionamento al 68° anno, lo stesso Modestini  ha  ”convinto” l’Ania ad accollarsi la differenza contributiva tra il 65° e il 68° anno, pena l’esclusione al diritto alla pensione.  Che argomenti abbia usato non è dato sapere. Certo, va dato merito all’Associazione delle Imprese e al suo Presidente, per la comprensione al problema e la  sensibilità dimostrata.

Preciso come  Modestini,  in  questi 14 anni di gestione, abbia scelto una strategia mirata  a sostenere la tenuta economica del Fondo.  Allo stesso e alla sua squadra  va accreditato il successo della gestione immobiliare, che è stata concreta e ha portato solidità agli investimenti mobiliari e immobiliari. Sulla gestione finanziaria ha incontrato reali possibilità, ma anche ostacoli. Ha sempre dimostrato coraggio, discernimento e, perché no, anche quel pizzico di fortuna che non guasta mai!  
Merita certamente da parte di tutti, agenti e imprese, gli onori delle armi.

Le scelte per un amministratore sono difficili, soprattutto in questi ultimi anni. Ha saputo riequilibrare il peso dei titoli di Stato con nuovi investimenti.  Oggi il Fondo gestisce più di 750.000.000 - di euro, contro i 250.000.000- trovati all’inizio della sua gestione.
La sintesi di questi 17 anni  è il lavoro di un collega bravo, preparato, che non di rado ha anteposto il desiderio di essere utile agli agenti italiani, più che alla sua vita privata. Non ha mai discriminato sull’ appartenenza associativa.  Il Fondo è di “ tutti”, anche se il primo socio fondatore fu Sna.
Si chiude qui la concreta favola di Lucio Modestini di Arezzo, dopo 14 anni di presidenza e tre anni di semplice appartenenza al c.d.a.   

Finisce questa sua grande passione – il Fondo -,  e il suo lungimirante obiettivo, tra i calorosi  applausi dell’Assemblea dei Delegati. C’è stato spazio anche per una sincera commozione…. del presidente uscente ma anche di tutti coloro che  sono stati fedeli collaboratori, dei tanti amici   che lo hanno frequentato per decenni e lo hanno sostenuto. 
Un grazie sentito a Lucio Modestini.  
In questa società dedita molto all’apparire e poco all’essere, lui è sempre stato concreto. 
Un auspicio a tutti voi, augurandovi che lo “stampo” che impersonifica la competenza di questo presidente uscente, non sia stato del tutto “rottamato”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

👥

I più visti