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I rischi sulle città

Una mappa dei Lloyd’s fotografa le principali minacce che incombono sui grandi centri urbani: in Italia le possibili perdite ammontano a 4,92 miliardi di dollari

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Il fattore umano fa più paura della natura: attacchi cyber, conflitti internazionali e crollo dei mercati azionari rischiano di aver ripercussioni economiche ben più pesanti di fenomeni naturali come inondazioni o ondate di gelo e calore. L’evidenza arriva dalla City Risk Index, indagine condotta dai Lloyd’s, in collaborazione con la Cambridge University, e realizzata analizzando il livello di rischio di 279 città in tutto il mondo.
Stando ai risultati della ricerca, i grandi centri urbani rischiano di perdere in media ogni anno 546,5 miliardi di dollari di entrate economiche a livello globale: 320,1 miliardi derivano dall’attività dell’uomo, gli altri 226,4 miliardi dalle catastrofi naturali. Stesso andamento in Europa, dove il grande sviluppo economico espone il tessuto urbano principalmente alle minacce che arrivano dall’andamento commerciale.
L’Italia, dove sono state prese in considerazione Milano, Roma, Torino e Napoli, non fa certo eccezione. E risulta esposta a un rischio complessivo di 4,92 miliardi di dollari. Il fattore umano, anche in questo caso, ricopre un ruolo fondamentale: come principale minaccia si impone il crollo del mercato (1,52 miliardi di dollari), seguito da attacchi cyber (820 milioni) e instabilità nel prezzo delle materie prime (570 milioni). Dati che, tuttavia, restano frutto di proiezioni. E che potrebbero essere sottostimati rispetto alle reali ripercussioni di un vero evento estremo: un attacco cyber a Milano, tanto per citare un caso, potrebbe avere un costo complessivo di 47,20 miliardi di dollari.
La soluzione, secondo le conclusioni dei Lloyd’s, risiede in un rafforzamento della resilienza delle città. “Nessuna città potrà mai essere completamente priva di rischi”, ha osservato Bruce Carnegie-Brown, presidente del mercato londinese. “L’index dimostra che investire in resilienza – ha aggiunto – aiuterà a ridurre significativamente l’impatto di eventi estremi sulle città, a migliorare la stabilità economica ed aumentare la ricchezza del paese”. 

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