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La fake insurance che corre sul web

Si moltiplicano le segnalazioni Ivass su siti che propongono polizze per conto di compagnie inesistenti o utilizzando immagini contraffatte di intermediari veri

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Il web non ha facilitato la diffusione solo delle fake news, ma anche di fake insurance. I siti di finti intermediari presenti on line si moltiplicano come le cavallette bibliche. Solo negli ultimi tre giorni l’Ivass ne ha segnalati ben sette: marottaweb.com, studiobovio.net, studiobovio.com, bovioassicurazioni.net, linceassicurazioni.it, polizze5giorni.com, serenaassicurazioni.it. Tutti portali “non riconducibili a intermediari assicurativi iscritti nel registro”, come evidenzia sempre in questi casi l’Autorità. L’Ivass mette in guardia i consumatori nel verificare che, laddove il beneficiario del pagamento del premio sia un intermediario, si tratti di un iscritto al Rui, oppure, in caso di richiesta di pagamento a favore di conti o carte ricaricabili, l’intermediario iscritto sia il titolare del conto e/o della carta. L’istituto, inoltre, richiama l’attenzione “sulla circostanza che i siti internet o i profili Facebook (o di altri social network) degli intermediari che esercitano l’attività tramite internet devono sempre indicare i dati identificativi dell’intermediario, indirizzo della sede, i recapiti (telefono, fax, email); numero e data di iscrizione al Rui, “nonché l’indicazione che l’intermediario è soggetto al controllo dell’Ivass”.
Entrando nei casi specifici, con riferimento a serenaassicurazioni.it, l’Ivass ha spiegato che nella homepage del sito è pubblicata “l’immagine contraffatta di una pagina dell’albo delle imprese dell’Ivass con informazioni sulla compagnia Serena Assicurazioni Sas, impresa in realtà inesistente”. Quanto a marottaweb.com l’Autorità di vigilanza ha spiegato che il sito “riporta indebitamente i dati identificativi di broker regolarmente iscritti nel Registro unico degli intermediari assicurativi, i quali hanno dichiarato la propria totale estraneità alle attività svolte tramite il predetto sito internet”. L’Ivass ha accertato che il portale non è riconducibile ad alcun intermediario assicurativo iscritto al Rui, e che “l’attività di intermediazione assicurativa svolta attraverso tale sito è irregolare e, conseguentemente, ne ha chiesto l’oscuramento alle autorità competenti”.

Nella foto: il presidente dell'Ivass, Salvatore Rossi

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