Cineas, ora spaventano anche inflazione e instabilità finanziaria

Il cambiamento climatico, l'instabilità geopolitica e il cyber risk: sono questi, secondo l'ultima edizione dell'Osservatorio Cineas sulla diffusione del risk management nelle medie imprese italiane, i rischi maggiormente percepiti a livello globale. Realizzata da Cineas e Ipsos, la ricerca è stata presentata questa mattina nell'aula magna del Politecnico di Milano, nel corso di evento che ha visto la partecipazione di numerosi esponenti del mondo della ricerca universitaria, dell'imprenditoria e della gestione del rischio.

Anche i temi di più stretta attualità cominciano tuttavia a far paura. L'instabilità finanziaria, l'inflazione e le scelte di politica monetaria e fiscale, secondo i risultati dell'indagine, sono infatti entrati nel 2022 nella top 10 dei rischi maggiormente percepiti dalle imprese italiane.

A fronte di queste preoccupazioni, la gestione del rischio nelle aziende italiane resta tuttavia ancora frammentaria: soltanto nelle metà delle imprese intervistate, per esempio, è stato costituito un modello di mappatura del rischio al livello del consiglio di amministrazione. E, quando presente, la gestione del rischio risulta spesso soltanto una necessità per minimizzare la frequenza e la gravità dei danni (60,5%) e non un'opportunità per anticipare le minacce future (53,9%).

Anche le formule per il trasferimento del rischio non risultano particolarmente diffuse, soprattutto in certi ambiti. Il cyber risk, tanto per citare un caso, risulta percepito dall'86% delle aziende come un fattore di rischio molto o abbastanza importante, ma soltanto il 26% delle imprese si è dotata di una polizza contro gli attacchi informatici, evidenziando un gap di protezione del 60%.