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Connected Insurance: nuovi servizi per casa e persone

Si amplia l’utilizzo delle tecnologie IoT collegate a coperture assicurative. Oltre ai mercati già conosciuti, un buon potenziale è rappresentato dalle commercial lines e dalla possibilità di avviare collaborazioni con organizzazioni di altri settori

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Considerando il mercato italiano, il comparto motor è quello in cui si registra la maggiore diffusione di polizze abbinate a dispositivi IoT. Nonostante ciò, anche in Italia, il concetto di connected insurance, ovvero la possibilità di connettere beni o persone assicurate, si sta diffondendo anche in comparti come il property o l’health & wellness
In ambito property si osserva una crescente diffusione di prodotti IoT dedicati alla sicurezza della casa. 
Da una ricerca condotta da Cetif sui 35 principali gruppi assicurativi e compagnie operanti in Italia, emerge che nel 2017 il 16% del campione offriva questa tipologia di soluzioni, mentre tale percentuale è aumentata al 25% nei primi mesi dell’anno corrente. Questi dispositivi offrono in modo integrato le funzionalità di un antifurto e quelle di un rilevatore di fumo, gas o perdite d’acqua, allertando istantaneamente l’assicurato all’accadere di un sinistro e intervenendo tempestivamente per limitarne i danni. La percentuale riportata è nettamente inferiore rispetto a quella riguardante il comparto motor (60%), considerando anche il tasso di sottoassicurazione per quanto riguarda le polizze dedicate alla protezione della casa. La diffusione di questa tipologia di prodotti si potrebbe incrementare, se associata all’offerta di servizi a valore aggiunto tali da fornire all’assicurato un maggior controllo della propria abitazione da remoto, sulla scia delle partnership fra compagnie assicurative e produttori di impianti di domotica evoluti che si sono registrate in altri mercati. Il tasso di diffusione è ancora contenuto anche perché le compagnie devono tenere conto del fattore territoriale: alcune abitazioni sono più difficili da raggiungere di altre, e ciò andrebbe a inficiare l’omogeneità di erogazione del servizio.

Le potenzialità del cross selling
Un nuovo ambito di applicazione di device connessi potrebbe essere quello delle commercial lines. L’applicazione di dispositivi IoT nelle soluzioni dedicate alle imprese è ancora poco sviluppata, ma potrebbe rispondere a un bisogno di protezione di una buona parte del mercato. Si pensi che le imprese agricole producono il 28% del Pil italiano, mentre le pmi rappresentano il 22% delle imprese che hanno depositato il bilancio. Alcune soluzioni interessanti in questi contesti sono l’applicazione di droni per colture agricole, sia in fase di underwriting che di stima dei danni in caso di sinistro, oppure dispositivi per mettere in sicurezza esercizi commerciali o per monitorare la merce in consegna. 
Considerando l’ambito salute e benessere, si stanno osservando le prime soluzioni per polizze malattia o infortuni abbinate a un dispositivo wearable capace di misurare i passi effettuati nell’arco di una giornata. Ad esempio, una compagnia italiana ha avviato una partnership con un produttore di dispositivi wearable, che offre la possibilità a chi acquista il dispositivo di sottoscrivere una polizza sanitaria di base direttamente dalla relativa app. Nel caso in cui l’assicurato si impegni a rispettare un piano di allenamento basato sui passi percorsi, potrà ricevere degli sconti su polizze sanitarie aggiuntive con coperture più complesse. Questa soluzione non rappresenta solamente un’esperienza innovativa dal punto di vista del prodotto, ma soprattutto da quello della distribuzione. La possibilità di attivare la copertura in seguito all’acquisto del device, che avviene presso rivenditori di tecnologia e non attraverso canali assicurativi, permette alla compagnia di ingaggiare clienti in punti di contatto non convenzionali, offrendo polizze di cui si registra un alto tasso di sottoassicurazione. 

Allargare lo sguardo sui benefit  
Guardando le best practice internazionali, emerge che le soluzioni per questo ambito di applicazione hanno un livello di complessità maggiore. Da un’analisi condotta da Cetif su dieci use case internazionali, si nota come le scontistiche sulla polizza non siano basate solo sui passi compiuti, ma anche su informazioni riguardanti i chilometri percorsi o su dati biometrici come il battito cardiaco o la temperatura corporea. Inoltre, alcune compagnie forniscono dei crediti economici extra, spendibili su marketplace come Amazon o per l’acquisto di attrezzature per attività sportive. Infine è interessante notare come questi prodotti non siano indirizzati solo a una clientela attiva dal punto di vista dell’esercizio fisico, ma anche agli over 65. Il mercato guarda quindi con interesse a questa tipologia di sottoscrittori, considerando anche il tasso di longevità media in aumento, offrendo servizi come l’assistenza 24/7 in caso di bisogno e la localizzazione dei soggetti.

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