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La sfida degli Ifrs 17

Willis Towers Watson sottolinea le criticità dei nuovi standard di contabilità promossi dallo Iasb

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Gli Ifrs 17 sono senza dubbio una pietra miliare nel campo dell’assicurazione: per la prima volta, il settore potrà contare su standard globali di contabilità. Appena pubblicati dall’International accounting standards board, i nuovi parametri entreranno in vigore il primo gennaio 2021. Il cambiamento sarà sicuramente radicale. E non c’è dubbio che l’abbandono dei vecchi Ifrs 4 si porrà come una vera sfida per le compagnie. Le difficoltà, in tal senso, non mancano: il passaggio, secondo Willis Towers Watson, sarà senza precedenti. “Quattro anni possono sembrare un’enormità, eppure sarà difficile ottenere un’adeguata preparazione alla complessità sottostante l’adozione degli Ifrs 17,” ha commentato Alessandra Gambini, director and leader Rcs Italy.

Il nodo della trasparenza
“I nuovi standard – ha aggiunto – avranno impatto su profitto, capitale e volatilità, come anche su riservazione, processi di reporting finanziario, modelli attuariali, sistemi IT, e potenzialmente fino anche alla remunerazione dell’executive”. La sfida principale, secondo Willis Towers Watson, riguarderà la trasparenza. Perché se è vero che la misura consentirà agli investitori di avere una maggior cognizione sui rendimenti e sui rischi legati agli investimenti, lo è anche che i tempi appaiono piuttosto stretti per il recepimento della novità. “Sarà richiesto del tempo affinché essi comprendano questo nuovo tipo di informazione”, ha spiegato Gambini.

Tre criticità
Willis Towers Watson evidenzia, in particolare, tre criticità. La prima riguarda l’approccio per principi adottato dal regolatore, cosa che comporterà una responsabilità dell’assicuratore nel garantire che polizze e pubblicazioni siano in linea con gli standard emanati: il tutto attraverso un costante lavoro di interpretazione e valutazione, senza il supporto di una normativa chiara e dettagliata. Il secondo punto è legato al modello ibrido adottato negli standard, che comporterà un aumento della volatilità dei modelli usati in precedenza: molti dubbi destano, in particolare, i modelli basati su ipotesi di locked-in. Infine, la gestione delle aspettative degli stakeholder: i nuovi standard impatteranno su profitti e capitale, richiedendo solidità dei processi, padronanza delle differenze individuali e trasparenza nella comunicazione. Tutti elementi che, uniti ai tempi di applicazione, “avranno ampi e sostanziali impatti sull’attività degli assicuratori”.

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