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Ania, educazione finanziaria per uscire dalla marginalità

Le osservazioni dell'industry assicurativa in merito al disegno di legge 1196 riguardante le norme per la formazione della cittadinanza economica

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Il direttore generale dell’Ania, Dario Focarelli, in occasione dell’audizione presso la commissione Istruzione pubblica, beni culturali del Senato, ha esposto ai senatori le osservazioni sul disegno di legge 1196 riguardante le norme per l’educazione alla cittadinanza economica.  

L’Ania ne condivide le finalità sotto forma di “interventi organici volti a sviluppare la pratica educativa della cittadinanza economica sia in età scolare sia in età adulta”. Focarelli propone alcuni correttivi, tra cui “l’inserimento di rappresentanti dei principali settori economici, tra i quali una specifica rappresentanza del settore assicurativo, in funzione della rilevanza che i temi assicurativi e previdenziali hanno nella nostra società”, all’interno del comitato che sarà creato per trattare le tematiche finanziarie a livello organico. 
L’Ania plaude anche alla definizione di un programma formativo di educazione finanziaria rivolto ai giovani e che sarà sviluppato dal ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, ma chiede che sia inserito “in maniera esplicita”, lo studio di competenze previdenziali e assicurative, perché “pianificare il proprio futuro, gestire e prevenire i rischi, a partire dai propri comportamenti e atteggiamenti, sono competenze importanti per cittadini all’inizio del proprio percorso di vita”.  

Per quanto riguarda gli adulti, l’Ania suggerisce la creazione di appositi programmi educativi indirizzati a fasce deboli ed escluse dal mercato del lavoro: non si tratta solo di ridurre gli elementi di vulnerabilità alle truffe e ai comportamenti economicamente rischiosi, ma anche di dare la possibilità a questi soggetti di “uscire dalla loro condizione di debolezza”, tramite, ad esempio, “la pianificazione e la realizzazione di semplici business plan o del budget familiare, o programmi di aggiornamento professionale”. Insomma la strada è lunga ma “la linearità e l’essenziale semplicità degli interventi previsti – conclude Focarelli – testimoniano un approccio pragmatico frutto di un lungo lavoro preparatorio”.

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