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Lavoro domestico, boom di assunzioni durante il lockdown

Oltre 50mila contratti a marzo (+58,5%), spesa complessiva a 15,1 miliardi di euro, ma ancora troppo sommerso

Lavoro domestico, boom di assunzioni durante il lockdown
Il lockdown per l'emergenza coronavirus spinge il mercato del lavoro domestico. A marzo, secondo l'ultimo rapporto annuale dell'Osservatorio Domina, si sono contate oltre 50mila assunzioni (+58,5% su base annua) e 1,3 milioni di richieste di bonus baby-sitter. “L’emergenza sanitaria ha portato a un aumento del fabbisogno di assistenza da parte delle famiglie, soprattutto per i bambini (con le scuole chiuse) e gli anziani soli”, ha spiegato Lorenzo Gasparrini, segretario generale di Domina.
Nel 2019, stando ai numeri del rapporto, le famiglie italiane hanno speso 15,1 miliardi di euro per i lavoratori domestici, generando per lo Stato un risparmio in termini di welfare e assistenza quantificabile in 10,9 miliardi di euro. Sul mercato continua però a pesare il fenomeno del sommerso. Su circa due milioni di addetti, appena 849mila sono assunti in maniera regolare: tutti gli altri lavorano in nero. La sanatoria inserita nel cosiddetto decreto Rilancio ha consentito l'emersione di 177mila posizione, cosa che ha portato nelle casse dello Stato oltre 100 milioni di euro.

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