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Accident Year o Anno di accadimento

Si tratta di una voce cardine nel dizionario assicurativo perché indica un concetto centrale per le politiche di sottoscrizione delle compagnie, e in antitesi con i criteri seguiti per le coperture claims made

Accident Year o Anno di accadimento hp_vert_img
È Il periodo di tempo nel quale un determinato evento dannoso si verifica, producendo il suo effetto su una data polizza di assicurazione o su un contratto di riassicurazione. 
Il concetto si usa per collocare il pagamento o la messa a riserva di tale sinistro in uno spazio temporale definito, in questo caso l’anno di accadimento, della durata di una polizza o di un contratto di riassicurazione.
Gli eventi dannosi attribuiti a un dato anno di accadimento (pagamenti e riserve) vengono poi confrontati con i premi effettivamente incassati nello stesso lasso di tempo (premi di competenza o earned premiums), per determinare la profittabilità di ciascun periodo di assicurazione o riassicurazione.
Lo sviluppo delle riserve e dei pagamenti collocati in un dato anno di accadimento viene monitorato per tutta la durata dei sinistri, ovvero finché questi non vengono definitivamente chiusi. 

Le statistiche calcolate in base all’accident year o anno di accadimento sono dunque particolarmente importanti per determinare le politiche di sottoscrizione di una compagnia di assicurazione o riassicurazione, poiché consentono alla stessa di tenere sotto controllo nel tempo l’andamento tecnico di un dato portafoglio di rischi.

Questo concetto riveste una particolare importanza nell’ambito dell’assicurazione della responsabilità civile, in antitesi a quello dell’assicurazione su base claims made, che invece definisce la validità del contratto in base al momento in cui viene presentata la prima richiesta di risarcimento (e non più, quindi, in base al momento in cui l’evento dannoso si è verificato).
Il codice civile italiano all’articolo 1917 – Assicurazione della Responsabilità civile – prevede specificamente: “Nell’assicurazione della responsabilità civile l’assicuratore è obbligato a tenere indenne l’assicurato di quanto questi, in conseguenza del fatto accaduto durante il tempo dell’assicurazione, deve pagare a un terzo, in dipendenza della responsabilità dedotta nel contratto. (...)”.

Per molti anni, ciò ha comportato che la sola tipologia di assicurazione della responsabilità civile considerata tipica e legittima nel nostro sistema giuridico, fosse quella basata sul momento in cui l’evento dannoso si era verificato, il che ha posto l’assicurazione su base claims made in discussione, al punto da essere considerata illegittima da molti magistrati.
Solo recentemente e dopo lunghe polemiche, la forma di assicurazione su base claims made ha ottenuto una certa legittimazione da parte della magistratura italiana.

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