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Sace, bilancio 2015 in crescita

Utile netto +6% nel 2015 a 407 mln

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Via libera dal cda di Sace al bilancio d’esercizio e consolidato al 31 dicembre 2015. L’utile netto d’esercizio si attesta a 406,7 milioni di euro, in aumento del 6,2% rispetto al 2014. Il return on equity (Roe) è pari a 9,4%, in crescita rispetto al 7,7% del precedente esercizio.

Nel dettaglio, le attività a sostegno di export e internazionalizzazione gestite da Sace, relative in prevalenza a operazioni a medio-lungo termine e in geografie dal profilo di rischio medio-alto, hanno generato 483,8 milioni di euro di premi lordi, in crescita del 54,8% rispetto al precedente esercizio. Il 67,9% dei premi si riferisce a garanzie su finanziamenti erogati ad acquirenti esteri di beni e servizi italiani, il 18,1% da garanzie su finanziamenti erogati a imprese italiane per progetti d’internazionalizzazione, il rimanente 14% da cauzioni e altri prodotti. I settori industriali che hanno maggiormente concorso alla generazione di premi sono chimico e petrolchimico (18,7%), infrastrutture e costruzioni (17,7%), oil & gas (17,2%) e crocieristico (9,4%). Il rapporto cost/income si attesta a 17,4%, in diminuzione rispetto al 2014 (26%): un risultato che supera l’obiettivo di piano industriale (24,9%).

Nel 2015 sono stati erogati indennizzi per 258,7 milioni di euro, in calo del 23,7% rispetto all’esercizio precedente. L’importo si riferisce principalmente a sinistri erogati a imprese italiane per operazioni assicurate da rischi di natura commerciale in Ucraina, Polonia e Russia, e da rischi di natura politico-sovrana in Iran. I settori principalmente interessati sono stati quelli siderurgico, meccanico e aeronautico.  Si conferma il buon andamento delle attività di recupero crediti: ammontano a 169,3 milioni di euro i crediti recuperati da controparti politico-sovrane (in particolare Egitto, Iraq, Ecuador, Cuba e Argentina) e a 29,8 milioni di euro i crediti recuperati da controparti private. 

Il patrimonio netto di Sace è pari a 4,3 miliardi di euro, in calo del 13,5% principalmente per effetto della riduzione di capitale sociale perfezionata nell’esercizio, mentre le riserve tecniche ammontano a 3,1 miliardi di euro, in crescita del 13%. A gennaio 2015 è stata collocata con successo la prima obbligazione subordinata perpetua del valore di 500 milioni di euro. La solidità patrimoniale e finanziaria di SACE è stata recentemente confermata dall’attribuzione da parte di Fitch del rating A-, con prospettive stabili. 

Il portafoglio di operazioni a sostegno di export e internazionalizzazione raggiunge i 40,7 miliardi di euro, in crescita del’11,6%. Le esposizioni maggiori si riferiscono ai Paesi dell’Unione Europea (41,7%), ai Paesi europei extra-Ue e della Comunità degli Stati Indipendenti (18,5%) e alle Americhe (17,3%). L’oil & gas si conferma il primo settore in portafoglio (21,8%), seguito dal crocieristico (20,7) e dalle infrastrutture e costruzioni (14,6%). Le aree geografiche con una crescita maggiore sono l’Africa sub-sahariana (+38,8%), che raggiunge 1,1 miliardi di euro di esposizione, le Americhe (+37,7%) e l’Unione Europea (+12,4%). Hanno contribuito al raggiungimento degli obiettivi di Piano Industriale tutte le attività gestite dalle società-prodotto. Il portafoglio operazioni complessivo raggiunge gli 81,2 miliardi di euro, in crescita del 9,2%. 

Attività di assicurazione del credito, cauzioni e rischi della costruzione
Le attività di assicurazione del credito, cauzioni e rischi della costruzione gestite dalla società-prodotto SACE BT hanno generato 76,8 milioni di euro di premi lordi, in lieve diminuzione rispetto ai 79 milioni del 2014, coerentemente all’adozione di politiche prudenziali di assunzione e gestione dei rischi. L’andamento tecnico delle attività gestite dalla società risulta positivo per 6,8 milioni di euro, più che raddoppiato rispetto ai 2,4 milioni di euro dello scorso esercizio. In miglioramento anche il loss ratio, che risulta pari a 35%, rispetto al 45% del 2014. Il portafoglio di operazioni assicurate in tale comparto raggiunge i 38,5 miliardi di euro, in crescita del 5,9%. Relativamente al ramo credito (+2,6%), l’Italia rappresenta il 59,2% del portafoglio, seguita dagli altri Paesi dell’area UE (22,6%) e non UE (18,2%); i settori maggiormente rappresentati sono il commercio all’ingrosso (21,9%), il commercio al dettaglio (9,5%) e l’agroalimentare (8,3%).

Attività di factoring 
Le attività di factoring gestite dalla società-prodotto SACE FCT hanno registrato un margine d’intermediazione pari a 23,8 milioni di euro, in flessione rispetto ai 35,2 milioni dell’esercizio precedente, principalmente per effetto della diminuzione generalizzata dei tassi di interesse che ha caratterizzato il mercato. Il montecrediti è pari a 1,9 miliardi di euro, in aumento del 28,6%, e registra un progressivo incremento del peso in portafoglio dei debitori esteri (pari al 35,4%, rispetto al 13% dello scorso esercizio). In crescita anche l’incidenza dei debitori privati (passata da 28,3% a 49,6%) rispetto a quelli della Pubblica Amministrazione (passata da 71,7% a 50,4%). I settori principalmente interessati sono il settore energetico (27,4% del montecrediti), il settore edile (23,5%) e quello della pubblica amministrazione (11%). 

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