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Aon-Willis Towers Watson, salta la fusione

Le due società hanno annunciato oggi la rinuncia al progetto di fusione che era stato reso noto lo scorso anno

Aon-Willis Towers Watson, salta la fusione
Questa fusione non s'ha da fare. Salta definitivamente il progetto di fusione fra Aon e Willis Towers Watson. Le due società hanno annunciato oggi, in una nota congiunta, di aver rinunciato alla business combination da 30 miliardi di dollari che era stata resa nota nel marzo del 2020. Alla base della decisione c'è soprattutto la causa intentata da dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti per bloccare un'operazione che, a detta del governo statunitense, avrebbe messo a rischio la concorrenza di mercato. Nella nota le due società hanno comunicato di aver posto contestualmente fine alla disputa legale, che avrebbe dovuto avere inizio a novembre.

Le parole dei protagonisti
La rinuncia è arrivata a poche settimane dall'ok dell'Unione Europea. La commissaria europea alla concorrenza Margrethe Vestager aveva in quell'occasione affermato che il pacchetto di cessioni al broker statunitense Arthur J. Gallagher forniva le dovute garanzie affinché compagnie e clienti potessero continuare ad avere “una buona scelta di soluzioni e servizi adeguati nella selezione di un broker adatto alle loro esigenze”. Aon e Willis Towers Watson avevano commentato la decisione in termini positivi, definendo il disco verde dell'Unione Europea “un passo importante”.
Adesso i toni sono totalmente diversi. “La posizione del dipartimento di Giustizia trascura il fatto che le nostre attività complementari operano in aree economiche vaste e competitive: siamo convinti che la fusione avrebbe accelerato la nostra capacità di innovazione per i clienti, ma l'impossibilità di chiudere rapidamente il contenzioso ci ha portati a questo punto”, ha commentato Greg Case, ceo di Aon, recentemente rinnovato nel ruolo fino al 2026 insieme alla cfo Christa Davies. Negli Stati Uniti, proprio per venire incontro alle preoccupazioni degli organi regolamentari, il broker aveva annunciato una serie di cessioni al fondo di private equity Aquiline e alla tech firm Align.

Le conseguenze dello stop
“La resilienza e l'impegno del nostro team sono motivo di orgoglio e fiducia: hanno continuato ad alimentare l'avvincente proposta di Willis Towers Watson per servire meglio i nostri clienti nei settori delle persone, del rischio e del capitale”, ha affermato John Haley, ceo di Willis Towers Watson. “Apprezziamo e rispettiamo profondamente tutti i colleghi di Aon – ha aggiunto – che abbiamo conosciuto in questo processo”.
A seguito della risoluzione dell'accordo, la nota spiega che Aon pagherà a Willis Towers Watson una compensazione di un miliardo di dollari. “Entrambe le società – conclude la nota – forniranno ulteriori aggiornamenti e prospettive finanziari sugli utili per il secondo trimestre del 2021, in data 30 luglio per Aon e 3 agosto per Willis Towers Watson”.

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