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Artificial Intelligence Act, una bozza condivisa in Europa

La presidenza del Consiglio europeo e i negoziatori del Parlamento hanno raggiunto un accordo provvisorio sulle norme per armonizzare la tecnologia in ambito Ue

Artificial Intelligence Act, una bozza condivisa in Europa
L'Europa è sulla buona strada per dotarsi, prima al mondo, di norme condivise sullo sviluppo e le applicazioni dell'intelligenza artificiale. Il Consiglio e il Parlamento dell'Unione Europea hanno raggiunto un accordo preliminare sull'Artificial Intelligence Act, il primo atto legislativo in questo ambito al mondo. 

Il progetto di regolamento vuole garantire che i sistemi di IA sul mercato europeo abbiano parametri univoci in tema di sicurezza per i consumatori e rispettino i diritti fondamentali e i valori dell'Unione Europea. I legislatori europei sono convinti che le nuove norme possano stimolare gli investimenti e l’innovazione in Europa.

"L’accordo - ha spiegato in una nota Carme Artigas, segretario di Stato spagnolo per la digitalizzazione e l'intelligenza artificiale - affronta in modo efficace una sfida globale in un ambiente tecnologico in rapida evoluzione, in un settore chiave per il futuro delle nostre società ed economie. E in questo sforzo siamo riusciti a mantenere un equilibrio estremamente delicato: promuovere l’innovazione e l’adozione dell’intelligenza artificiale in tutta Europa, nel pieno rispetto dei diritti fondamentali dei nostri cittadini".

L’idea principale, secondo le istituzioni europee, è regolamentare l'IA in base a un approccio basato sul rischio, sul modello del Gdpr, che è stato alla base delle regolamentazioni successive in altre regioni del mondo. 
I principali elementi di novità dell’accordo provvisorio coinvolgono norme sui modelli di IA di carattere generale ad alto impatto, che possono causare rischi sistemici in futuro, nonché un sistema di governance rivisto con alcuni poteri esecutivi a livello dell’Ue; estensione dell'elenco dei divieti ma con la possibilità di utilizzare l'identificazione biometrica a distanza da parte delle forze dell'ordine negli spazi pubblici, fatte salve le garanzie; una migliore tutela dei diritti attraverso l’obbligo per gli utilizzatori di sistemi di IA ad alto rischio di effettuare una valutazione d’impatto sui diritti fondamentali prima di mettere in uso un qualsiasi sistema di intelligenza artificiale.

Le sanzioni per eventuali violazioni dell'Artificial Intelligence Act sono state fissate in percentuale del fatturato annuo globale della società che violerà la legge. Tuttavia, l’accordo provvisorio prevede massimali proporzionati alle sanzioni amministrative per le Pmi e le start up.
I prossimi passi per l'entrata in vigore della legge prevedono che il testo di compromesso sia presentato ai rappresentanti degli Stati membri (Coreper), confermato dalle istituzioni europee e sottoposto a revisione giuridico-linguistica prima dell'adozione formale da parte dei colegislatori.
La legge si applicherà due anni dopo la sua entrata in vigore, con alcune eccezioni per disposizioni specifiche.
 

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