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Fondo pensione agenti, l'appello di Anapa alle rappresentanze di categoria

Dopo il blocco dei trasferimenti volontari, l'associazione chiede la nomina di un advisor esperto in materia

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Anapa lancia un appello alle rappresentanze di categoria a tutela del Fondo pensione agenti di assicurazione (Fpa). Da tempo al centro di attenzioni e polemiche, l'associazione sottolinea che, dopo avere presentato risultati apparentemente ottimi, sembra emergere un disavanzo di oltre 780 milioni di euro, pari circa al totale degli investimenti. Lo scorso 3 marzo, il cda del fondo ha deciso di bloccare i trasferimenti volontari, decisione che Anapa giudica alquanto discutibile sul piano giuridico, certamente censurabile sul piano politico, visto che le parti sociali (rappresentanze degli agenti e Ania), che sono state convocate per salvare il fondo, non sono state minimante coinvolte in questa decisione, senza precedenti". L'elemento scatenante sembra essere stato causato da un obbligo legislativo entrato in vigore lo scorso anno che ha determinato il passaggio da una stima delle riserve da gruppo aperto a gruppo chiuso, senza più considerare l'apporto dei contributi delle future generazioni. "Gli agenti professionisti di assicurazione sono condannati a salvare il fondo", spiega il presidente di Anapa, Vincenzo Cirasola (nella foto) - altrimenti il danno reputazionale che la nostra categoria subirebbe sarebbe irreparabile. Quale nostro cliente sottoscriverebbe più un Pip o una polizza vita con noi? I problemi - precisa Cirasola - sembrano arrivare da molto lontano e non sono di certo recenti, e anche se Anapa non esisteva ancora e non ha alcuna responsabilità per i gravi errori gestionali del passato, faremo di tutto per cercare di salvare il nostro fondo dal commissariamento della Covip".
Il piano di risanamento proposto dal management e dal cda dell'Fpa prevede sacrifici per gli agenti sia in servizio sia per i pensionati, oltre che un contributo straordinario per le compagnie, che si sono riservate di valutare la portata. L'intenzione di Anapa è quella di nominare un advisor esperto in materia, per comprendere la reale situazione in cui versa il fondo e pensare a una politica di intervento che non sia un mero palliativo, ma un vero e proprio turnaround del fondo. L'indicazione sarebbe ricaduta sul professor Claudio Cacciamani, ordinario di Economia degli Intermediari finanziari, consulente e revisore contabile di numerosi fondi pensione. "In seguito, si tratterà di intervenire sulla governance e sui controlli sul Fpa", spiega Anapa, sottolineando che "questo richiederà un'unitarietà d'intenti dell'intera rappresentanza di categoria, compresi i gruppi agenti. Solo in questo modo si potrà avere una vera svolta per il futuro e, soprattutto, altrettanta collaborazione da parte di Ania, la quale è corresponsabile dell'attuale situazione, visto che ha sempre fatto parte del cda".

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