Groupama, due donne manager si raccontano
La testimonianza di Laura Roscioni e Barbara Pepponi nell'ultimo e-book del giornalista Claudio Barnini, dedicato alla leadership femminile
13/04/2021
Due donne manager del gruppo Groupama Assicurazioni si raccontano per portare al grande pubblico la propria esperienza di leadership al femminile. Il direttore amministrazione e finanza Laura Roscioni e il direttore danni Barbara Pepponi hanno lasciato la propria testimonianza a Donne controcorrente – Cronache di leadership al femminile, e-book curato dal giornalista Claudio Barnini per raccontare, attraverso biografie, percorsi accademici, esperienze professionali, ostacoli e successi, l'esempio di donne che si trovano oggi a ricoprire ruoli apicali in importanti società italiane e internazionali.
“Purtroppo esistono ancora dei pregiudizi, dei condizionamenti legati a stereotipi di genere, ma noto che stiamo facendo grandi passi in avanti in questi ultimi anni”, ha commentato Roscioni. “E il merito – ha aggiunto – è proprio delle donne, perché quando si trovano a occupare dei posti di comando, di norma sono super competenti e quindi basta che inizino a parlare ed ecco che la diffidenza scompare rapidamente e lascia il posto all’ascolto e all’attenzione”.
La partecipazione delle due manager riflette il proposito di Groupama Assicurazioni, che ha fra l'altro ottenuto per il settimo anno consecutivo la certificazione Top Employer, di creare un ambiente inclusivo per i propri dipendenti e di valorizzare, senza discriminazioni di alcun tipo, il loro potenziale. “In azienda ho sempre visto fare scelte molto equilibrate nel nome delle pari opportunità: ne è prova il fatto che da ormai dieci anni nel comitato di direzione siedano molte donne; oggi siamo Pepponi”, ha detto Pepponi. “Anche il mondo delle assicurazioni – ha proseguito – si è femminilizzato: non credo che esistano lavori adatti ad un genere piuttosto che ad un altro, credo però che le ragazze siano bravissime a scuola, ma poi non siano sufficientemente ambiziose quando si tratta di scegliere un lavoro, di scegliere per la vita. Escludere a priori la carriera piuttosto che la famiglia – ha concluso – significa tarparsi le ali”.
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