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Insurance Europe è contro la fusione Eiopa-Eba

Gli assicuratori sono anche contrari a dare nuovi poteri alla vigilanza: meglio sarebbe attuare pienamente le attuali prerogative

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Non esiste alcuna prova che un’altra struttura di vigilanza nell’Unione Europea possa funzionare meglio di quelle attuali e giustificarne così i costi, i rischi e gli anni d’incertezza che accompagnerebbero eventuali cambiamenti strutturali. Il paesaggio normativo europeo è nuovo per le assicurazioni (Solvency II) e non ancora pienamente attuato: è quindi troppo presto, e troppo rischioso, per apportare modifiche strutturali. 

È questo il parere di Insurance Europe in merito alla revisione delle autorità di vigilanza europee, tema in discussione in questi mesi e oggetto di una consultazione aperta dalla Commissione Europea: un diverso riparto delle responsabilità, dicono gli assicuratori europei, o addirittura la perdita di un supervisore assicurativo dedicato, potrebbero danneggiare la qualità della vigilanza attuale. Non per questo però, occorre dare nuovi poteri a Eiopa ma, piuttosto, bisognerebbe dare piena attuazione delle attuali prerogative.  
Anche l’ipotesi di una fusione con un’altra autorità di vigilanza europea (l’Eba) ridurrebbe, secondo Insurance Europe, l’efficacia della tutela dei consumatori e della vigilanza prudenziale.  

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